Sono tanti i giovani neolaureati italiani che faticano a trovare impieghi in azienda diversi dai contratti di tirocinio. Così alcune scelte di vita sono destinate a diventare sempre più comuni...
Marco Morosini, 26 anni, una laurea magistrale in Scienze della Comunicazione e un master in Marketing e Direzione Aziendale (entrambi conseguiti con 110 e lode) ha scelto di lavorare come collaboratore scolastico in un istituto di Recanati.
La sua storia la ha raccontata direttamente al Corriere della Sera.
“Mi sono laureato a ottobre 2020 e ho iniziato a inviare un po’ di curriculum, poi a dicembre sono stato chiamato per una supplenza come bidello e ho preso l’occasione al volo. Non era uno stage ma un lavoro vero, pagato tutti i mesi” ha spiegato Marco che adesso è iscritto a un ulteriore corso di laurea in Economia Aziendale, indirizzo Relazioni di lavoro.
Per ora l'unico titolo che gli è servito è però il 100 ottenuto al Liceo. Con quello si è iscritto in graduatoria ed ha ottenuto le chiamate. Negli scorsi anni scolastici a Montefano e Macerata prima di trasferirsi all'Istituto Comprensivo Gigli di Recanati, con un contratto part time di 18 ore fino al 30 giugno.
“Da grande non mi dispiacerebbe restare a scuola, magari per arrivare a fare il dirigente contabile o amministrativo. Non si può avere tutto subito, molto spesso è necessario un percorso più ampio che passa dalla gavetta".
"Ho avuto già diverse esperienze lavorative, in radio locali o come giornalista free lance, ma l’esperienza a scuola è quella da cui ho imparato di più - ha aggiunto Marco - Questo lavoro porta un lavoro continuo e diretto con le persone e ne vado fiero".
Sulla questione dell’occupazione del liceo di Brescia, dove una preside avrebbe chiesto a un collaboratore scolastico di lavarle l’auto, Marco ha commentato: “è una cosa che esula completamente dalle mansioni richieste a un collaboratore scolastico, che è al servizio della scuola e delle sue strutture. A me non è mai capitato nulla di simile, forse perché sono giovane e laureato e tutti hanno un occhio di riguardo per me”.
Il percorso migliore per diventare personale ATA scolastico passa dall’inserimento nelle specifiche graduatorie. Queste però hanno validità triennale ed il bando emesso lo scorso anno resterà in vigore fino al 2024, quando verrà pubblicato quello valido per il triennio 2024-27.
L’alternativa per il momento è quindi quella di un invio della Messa a Disposizione, sempre presa in considerazione dagli istituti (in assenza di disponibilità immediata dalle graduatorie) e valevole come servizio per aumentare punti nelle future graduatorie.
Non esistono requisiti ufficiali per inviare una MAD e candidarsi come personale ATA ma è chiaro che le possibilità più alte si hanno con i curriculum più adatti. Per questo è utile vedere quali sono i requisiti richiesti ad ogni figura ATA per entrare in graduatoria. Li trovate nel dettaglio a questo link: Requisiti per graduatorie Personale ATA.