Ferie docenti precari: nuove sentenze favorevoli al pagamento

ferie docenti precari

A scuola le ferie non godute vanno pagate, a stabilirlo è una sentenza del Tribunale Ordinario di Parma.

La sentenza ha dato ragione ad un insegnante precario che aveva presentato ricorso per le ferie non fruite e nemmeno pagate. Il riferimento era alle ferie maturate al termine delle supplenze annuali svolte tra il 2015 e il 2020.

Il ricorso è stato accolto. Secondo il Tribunale, infatti, il docente ha il diritto di percepite l’indennità risarcitoria pari al numero di giornate di ferie non godute. La decisione è stata presa appoggiandosi ad un riscontro di una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Questa ha spiegato come non sia possibile creare una condizione che implichi la perdita automatica del diritto di ferie retribuite nonché all’indennità sostitutiva non avendone usufruito senza verifica del fatto che il lavoratore sia stato adeguatamente informato sul punto dal datore di lavoro. Il Tribunale  ha deciso di fargli avere 3.782 euro, spiegando nella sentenza che “il docente ha diritto di percepire un’indennità risarcitoria commisurata al numero di giornate di ferie non godute”

Quindi, se il docente non è stato posto nella condizione di esercitare il suo diritto alle ferie prima della fine del rapporto di lavoro ha diritto alla monetizzazione delle stesse.

Dunque il lavoratore precario che non ha goduto delle ferie nel corso dei vari contratti a tempo determinato ha diritto al pagamento dell’indennità sostitutiva al termine di ogni singolo rapporto di lavoro con il Ministero dell’Istruzione.

Sia in Italia che in ambito europeo non mancano le sentenze che riconoscono il pagamento delle ferie non godute per i contratti a tempo determinato al 30 giugno. Quella di Parma è solo l'ennesima.


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