“Respiras lente ne rumorem facias, Sopiris vesperi et surgis in sole”
Anche chi non conosce il latino può avere intuito che questi sono i primi versi della notissima Albachiara di Vasco Rossi, tradotti in lingua antica.
Tutto è partito dall’iniziativa di due professoresse del liceo classico Eschilo di Gela, Lella Oresti e Concetta Massaro, che in accordo con gli alunni hanno avuto l’idea di tradurre la canzone per poterla interpretare il primo giorno di scuola.
Così Angelo Bongiovanni, studente dell’ultimo anno, ha cantato i versi del brano accompagnato al piano da un altro giovane liceale, Simone Scerra. La platea è stata conquistata, ma non solo.
Ad aver apprezzato il lavoro e l’interpretazione è stato addirittura lo stesso Vasco Rossi, raggiunto dalla notizia nelle scorse ore.
“Albachiara è stata tradotta e cantata in latino diventando così parte del programma del Liceo Classico – ha scritto entusiasta su Instagram dove ha condiviso testo e video della performance – Fantastico! Kom-plimenti”.
“Vogliamo che gli studenti si avvicinino alla cultura anche mediante la musica che è il loro linguaggio preferito – ha invece dichiarato la docente Oresti al Giornale di Sicilia – Insieme alla collega abbiamo così pensato ad Albachiara, un testo semplice che viene esaltato dalla traduzione in latino”.
“Il latino è considerato una lingua morta ma noi, in questo modo, abbiamo voluto renderla viva”.
Finita qua? No. Susanna Rossi Torri, assessora alla cultura di Zocca, ovvero la città natale di Vasco Rossi, si è messa in contatto con il liceo di Gela per avviare un gemellaggio tra le due realtà. Ed è stato lo stesso rocker emiliano ad aggiungere su Instagram che “l’iniziativa del liceo di Gela potrebbe avere sviluppi anche nel modenese”.
Le due professoresse sono ora invece già al lavoro per tradurre in musica un brano greco di Eschilo. Un perfetto esempio del riuscire a fare la differenza con la propria passione.