Dalle più alte cariche del governo e del mondo della scuola è arrivata l’assicurazione che la scuola sia ripartita in questo anno scolastico con tutti gli insegnanti al loro posto. In tempi recenti lo hanno nuovamente sottolineato anche Mario Draghi ed il ministro dell’Istruzione uscente Patrizio Bianchi.
La situazione è però ben diversa come dimostrano i continui interpelli presentati dai dirigenti scolastici alla ricerca di docenti, in particolare in materie scientifiche, d’ingegneria e linguistiche.
Resta però l’indicazione del Miur di non poter inviare la Messa a Disposizione per chi è già inserito nelle graduatorie per l’Insegnamento. Un’indicazione che non specifica alcuna sanzione per chi non la dovesse rispettare, ma che sta spingendo tanti docenti a non inviare MAD, dando un chiaro vantaggio a coloro i quali non sono iscritti in nessuna graduatoria.
Per il sindacato Anief questo divieto non ha alcun senso e contribuisce esclusivamente a rendere estremamente complicata la ricerca di docenti.
“Lo abbiamo ribadito anche ieri durante l’incontro con i gestori informatici dei procedimenti per le GPS – ha spiegato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – Sarebbe una possibilità importante per i tanti precari costretti a rifiutare cattedre lontano da casa, perché il sistema non aveva ancora recepito tutti i posti vacanti e disponibili, oltre che per degli errori dell’algoritmo”.
Sulla stessa linea Chiara Cozzetto, segretaria generale Anief, presente a sua volta all’incontro: “nel corso della riunione di ieri abbiamo chiesto che il Ministero riveda la posizione sulle MAD. E abbiamo parlato anche della questione riguardante il regolamento delle GPS che ha avuto più di un’osservazione da parte del Consiglio di Stato. Non conosciamo però la tempistica dell’intervento da parte del Ministero”.
“Si sta procedendo verso un’ulteriore sconfitta per la scuola - ha concluso Pacifico – che si somma al rifiuto di attuare le indicazioni previste dalla Commissione di giustizia europea per combattere la reiterazione di supplenze nei confronti dei supplenti con oltre 36 mesi di servizio svolto”.