Asili italiani: educatori introvabili e progetti in ritardo, i miliardi del Pnrr sono a rischio

Asili italiani: educatori introvabili e progetti in ritardo, i miliardi del Pnrr sono a rischio

Quello garantito dal Pnrr (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è il più cospicuo investimento economico mai realizzato per gli asili italiani: un totale di 4,6 miliardi di euro.

Per riceverli l’Italia si è impegnata con la Commissione Europea ad accogliere 265mila nuovi bambini negli asili nido e scuole dell’infanzia entro il 2025.

Ad oggi però, molti progetti non sono ancora stati approvati e in tante zone italiane non si trovano gli educatori previsti, circa 42mila, sebbene alla loro assunzione siano già stati destinati 900 milioni di euro, come riporta il Corriere della Sera. 

Le cause stanno “nella mancanza di personale qualificato e nelle condizioni di lavoro non attraenti e non omogenee nel nostro paese”.

La situazione dei nidi

Ai nidi sono stati assegnati circa il 70% delle risorse, per arrivare a raggiungere in ciascun bacino territoriale un numero certo di posti a tempo pieno che siano pari al 33% della popolazione compresa tra i 3 e i 36 mesi.

Eppure, sono enormi le criticità che si stanno riscontrando, come dimostra la tripla apertura del bando negli scorsi mesi per consentire a un numero maggiore di comuni di aderire. Tanti sono comunque rimasti fuori o hanno presentato proposte marginali.

Inoltre, il 22,1 % dei progetti hanno ancora la necessità di una conferma da parte del ministero dell’Istruzione sulla loro ammissibilità e rischiano quindi di mancare la scadenza, concordata con l’UE, di giugno 2023 come termine ultimo per aggiudicare i contratti di lavoro e dunque accedere a tutti i finanziamenti.

Soprattutto al sud Italia raggiungere la soglia di copertura del 33% sembra già impossibile. 


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