In questi giorni si sta molto parlando di assegnazione provvisoria, ma che cos'è esattamente e come funziona?
L'assegnazione provvisoria prevede la possibilità per docenti e personale ATA di trasferirsi in modo non definitivo presso un altro istituto scolastico. Si tratta quindi di una procedura di mobilità interna.
Il MIUR infatti prevede questa possibilità in casi particolari, per un anno di tempo. Si può chiedere un trasferimento provinciale o interprovinciale, e viene dato solo se in possesso di certi requisiti.
Non è possibile chiedere il trasferimento nello stesso comune in cui si lavora.
Durante il periodo di trasferimento, si mantiene la titolarità della propria cattedra nella città di provenienza.
Questa mattina diversi docenti hanno organizzato un sit-in di protesta davanti alla sede del MIUR in viale Trastevere.
Il motivo è che il docenti assunti in ruolo da GPS non possono fare domanda per l'assegnazione provvisoria.
L'organizzatore della manifestazione, Andrea Linato, ha dichiarato ai microfoni di Orizzonte Scuola: “Per noi questo è un momento critico della nostra vita. Siamo gli unici esclusi dall’assegnazione provvisoria. Abbiamo necessità e diritto di ottenerla, come per i nostri colleghi. Non sappiamo perchè ancora il Ministero non ha risposto. Abbiamo il sostegno dei sindacati e della gente. Il Ministero deve intervenire”.
Ci sono però anche diversi commenti piccati sui social da parte di colleghi insegnanti, ad esempio: “Avete preso il ruolo a Nord. Ora stateci”.
"Un problema che si verrà creare sarà quello della continuità didattica. Molti colleghi hanno deciso di non presentarsi a settembre, rinunciare al ruolo. Altri prenderanno congedi e malattia. Per cui la continuità dei ragazzi più fragili non sarà garantita", dichiara la docente Monica Carlomusto.
"Chiediamo il pieno rispetto del contratto sulle assegnazioni. Abbiamo prorogato il contratto precedente, che non prevedeva vincoli. Anche i docenti FIT hanno potuto fare assegnazioni. La posizione del Ministero è illegittima", così Pasquale Raimondo, segretario nazionale Uil Scuola.
Ci sono delle motivazioni specifiche per chiedere le assegnazioni provvisorie, tra queste:
ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario;
ricongiungimento al coniuge/parte dell’unione civile ovvero al convivente, ivi compresi parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica;
gravi esigenze di salute del richiedente, comprovate da idonea certificazione sanitaria;
ricongiungimento al genitore.
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