"Molti, attorno ai ragazzi, dicono loro che se fai l’insegnante sei un poveretto e un morto di fame: a chi dice cose del genere, penso si debba sputare in faccia".
Sono le parole forti che lo storico Alessandro Barbero ha pronunciato al Corriere della Sera, tornando sul solito tema della mancanza di considerazione sociale verso questo mestiere.
“Le classi dirigenti dell’occidente, in generale, non hanno come priorità quella di una scuola forte, di riconoscere il ruolo fondamentale degli insegnanti nel formare i cittadini di domani”.
Parlando poi a un ipotetico studente che gli chiedesse consigli sulla propria carriera, Barbero ha aggiunto:"Se i tuoi genitori hanno una farmacia, fai quella facoltà ed ereditala, se hai lo zio notaio scegli giurisprudenza. Ma se non c’è tutto ciò, segui quel che ti appassiona. Si può anche fare l’insegnante".
Barbero ha anche risposto sul tema dell'educazione sessuale a scuola. "Non voglio rompere le scatole alla scuola, che ha già abbastanza problemi: la vita sessuale è una cosa importantissima, ma nella realtà restano imbarazzi e tabù. Esiste però ancora la libertà dell'insegnamento".