L’idea di una settimana di scuola più corta, per combattere i rincari dell’energia, era stata ventilata nelle scorse settimane dalle più alte cariche del mondo dell’istruzione. Ne aveva parlato il ministro all’Istruzione uscente Patrizio Bianchi, il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Ora proprio in Lombardia la proposta sta diventando realtà. Sono sempre più numerosi infatti gli istituti lombardi che stanno adottando la soluzione di una settimana da 5 giorni di lezione.
Le ore perse al sabato vengono diluite nei restanti giorni, come ha fatto – ultimo in ordine di tempo – il Liceo Scientifico Antonio Banfi di Vimercate che ha approvato un nuovo orario dalle 8.10 alle 14.55 fino al venerdì. L’impatto energetico di quel giorno in più di lezione viene limitato utilizzando orari di lavoro in cui le scuole sarebbero comunque rimaste aperte per lavori amministrativi.
“Siamo chiamati a responsabilità che ci coinvolgono sia nel ruolo che abbiamo sia nelle persone che siamo” ha spiegato nella circolare la preside Daniela Canavero.
Una decisione “sofferta e ampiamente dibattuta, soprattutto per le conseguenze che avrà nella riorganizzazione della didattica e, più in generale della vita di studenti, docenti, personale ATA e delle rispettive famiglie”.
Il provvedimento entrerà in vigore non appena la riorganizzazione dei trasporti pubblici sarà completa, per gravare il meno possibile sulle esigenze delle famiglie.
“La qualità di una scuola dipende anche dalla capacità di rispondere con prontezza alle sfide educative (e non) che le vengono poste” ha concluso Canavero. Sfide che presto potrebbero presentarsi alla grande maggioranza degli istituti italiani.