Continuano le segnalazioni dei sindacati sulle problematiche del reclutamento docenti per l’anno scolastico 2022/23.
Dopo il caso del Piemonte la situazione risulta simile anche in Emilia, o almeno nella provincia di Modena dove sono quasi mille le cattedre vacanti secondo i numeri forniti da Cisl Scuola.
Delle 1.351 cattedre messe a disposizione dal miur solamente 370 ne sono state assegnate, ovvero il 27%. E la situazione peggiore è stata come al solito sul sostegno dove la copertura si è fermata al 4,8%.
“Ogni anno ci ritroviamo con un contingente di disponibilità messo a disposizione dal Miur ma non è mai possibile coprire tutti i posti dalle graduatorie, per mancanza di insegnanti in possesso dei requisiti” ha spiegato Antonietta Cozzo, segretario Cisl Scuola per l’Emilia Centrale.
Il riferimento è all’elevato numero di bocciati dell’ultimo concorso scuola ma anche alla mancanza di percorsi di abilitazione predisposti dalle Università per creare docenti specializzati sul sostegno.
“Chiamiamo in causa anche le università che non mettono a disposizione abbastanza posti di specializzazione. Tutti gli anni invece la copertura di questi posti è fatta da docenti non specializzati che portano così avanti da anni la scuola italiana”.
“Noi speriamo davvero che la politica prenda coscienza che siamo in una situazione di emergenza. La scuola ha bisogna di risposte e il reclutamento è una di queste” ha concluso Antonietta Cozzo.
Per l’assegnazione delle cattedre il Miur ha aperto anche alla call veloce, con gli aspiranti docenti che potranno spostarsi in un’altra regione o provincia per ottenere più rapidamente un contratto a tempo indeterminato.
La maggior parte dei posti disponibili, in particolare sul sostegno, sarà però ancora coperto da insegnanti precari.