Come combattere la frenesia digitale, Susanna Tamaro e la lettura come arma di resistenza

bambino che legge un libro che ha aperto sulle gambe mentre è seduto sul pavimento di una libreria

Negli ultimi anni, la crescente digitalizzazione della società ha avuto effetti tangibili sulle abitudini di lettura e scrittura, specialmente tra i giovani. Studi recenti dimostrano che l'eccessivo utilizzo di dispositivi digitali riduce la capacità di concentrazione, il pensiero critico e la memoria. In questo contesto, la lettura e la scrittura tradizionali emergono come atti di resistenza contro la superficialità imposta dalla frenesia digitale.

Gli interventi di Susanna Tamaro e Maryanne Wolf

Durante il convegno "Leggere il presente per scrivere il futuro" dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale, la scrittrice Susanna Tamaro e la neuroscienziata Maryanne Wolf hanno condiviso riflessioni profonde sull'importanza della lettura e della scrittura tradizionali.

Tamaro ha sottolineato come la scrittura a mano sia "un piacere fisico e una conquista", che permette di esprimere la propria identità. La scrittrice ha osservato un drammatico calo del vocabolario tra i giovani, collegandolo alla riduzione della lettura su carta: “Quando mancano le parole, si è manipolabili”. Wolf ha rafforzato questa visione, evidenziando che la lettura profonda stimola l’empatia, il pensiero critico e la riflessione, capacità che l’eccesso di digitale tende a soffocare.

L’impatto della tecnologia sull’apprendimento

Le neuroscienze dimostrano che scrittura a mano e lettura su carta attivano aree del cervello fondamentali per la memoria e la comprensione. Tuttavia, come evidenziato dal ministro Giuseppe Valditara e dalla sua omologa svedese Lotta Edholm, l'abuso del digitale è correlato a un calo del rendimento scolastico e della capacità di apprendimento. In Svezia, ad esempio, si è scelto di reintrodurre libri stampati e quaderni nelle scuole primarie, limitando l’uso di tablet e dispositivi digitali.

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Il ruolo delle scuole nella promozione della lettura profonda

Le scuole possono essere un baluardo contro la superficialità digitale. Ecco alcune azioni concrete:

  • Incentivare la lettura su carta: Progetti che prevedano la lettura di libri cartacei in aula, con momenti di riflessione condivisa.
  • Valorizzare la scrittura manuale: Laboratori di scrittura in corsivo per sviluppare creatività e connessioni cognitive profonde.
  • Educare al digitale consapevole: Insegnare un uso moderato della tecnologia, focalizzandosi sul suo impiego come strumento e non come sostituto della lettura tradizionale.

Conclusione

La lettura e la scrittura tradizionali non sono solo strumenti educativi, ma rappresentano un mezzo per preservare la nostra capacità di pensare e riflettere. Investire su queste pratiche, specialmente a scuola, significa formare giovani più consapevoli e liberi. Come Tamaro ha sottolineato, “Dobbiamo restituire ai ragazzi le parole per permettere loro di costruire la propria identità e il proprio futuro”.


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