Una cosa è certa, gli errori e le polemiche relative alla prova scritta del Concorso Scuola 2022 hanno influito sulla scelta.
Dal 2025 i quesiti a risposta multipla, oggi passaggio fondamentale per ambire a una cattedra di ruolo, saranno sostituiti da domande a risposta aperta.
La notizia si legge tra le righe del decreto pubblicato il 30 aprile in Gazzetta Ufficiale relativo alla riforma del reclutamento docenti.Il sistema attuale di domande a risposta multipla resterà in vigore solo durante la fase transitoria che terminerà nel 2024.
Un cambiamento inatteso di cui non si era parlato nei giorni scorsi e che segna un dietro-front importante rispetto alle motivazioni che avevano portato all'introduzione dei quesiti a crocette. Questi dovevano garantire l’uniformità a livello nazionale, eliminando ogni possibile elemento interpretativo delle commissioni.
Una scelta figlia dei governi passati ma che l’attuale ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi aveva sposato: “Mi assumo tutte le mie responsabilità. La verità è che questo governo, con un decreto, che abbiamo votato tutti, ha deciso di usare per i concorsi strumenti computer-based, che vuol dire oggettività, vuol togliere tutte le discrezionalità da parte delle commissioni”.
Ora la sfida sarà confermare l’oggettività anche con le nuove modalità d’esame.