Questo autunno sarà ricordato per le innumerevoli proteste di piazza degli studenti, per protestare contro i provvedimenti sulla scuola presi dal governo Salvini – Di Maio.
Le ragioni della protesta sono principalmente la riduzione delle risorse economiche per la scuola, l'approvazione del decreto chiamato “scuole sicure”, e l'alternanza scuola-lavoro, per molti una sorta di legalizzazione del lavoro giovanile non retribuito.
Ma le proteste continuano anche questo weekend, sia oggi che domani.
Dalle 9 di questa mattina c'è un presidio statico davanti al Ministero dell'Istruzione, organizzato da alcune sigle studentesche, ma la manifestazione si terrà anche in altre città principali, tra cui Bologna, Milano, Firenze, Torino.
Domani 1° dicembre invece c'è un'altra manifestazione “Sei uno di noi. Sei una di noi”, organizzata dalla CGIL, associazioni territoriali e movimenti sociali.
L'adunanza del corteo è prevista a piazza della Repubblica verso alle 14, e il corteo partirà verso le 16. La fine è programmata verso le 19 in Piazza di Loreto. Il corteo avrà ripercussioni sul normale transito degli autobus.
“Le motivazioni sono numerose - spiega Andrea Russo, Coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi del Lazio - chiediamo una società libera da ogni tipo di discriminazione e di razzismo, secondo i principi conquistati dalla Resistenza e scritti nella Costituzione. La scuola per noi è palestra di democrazia e proprio da questa si deve ripartire se vogliamo costruire una società migliore, più giusta. Il decreto sicurezza approvato in via definitiva alla Camera due giorni fa rappresenta esattamente quello a cui ci opponiamo, una visione dell'immigrazione posta esclusivamente come un problema da risolvere. Sei una di noi, sei uno di noi - conclude Russo - se pensi che a tutto questo si debbano trovare delle risposte diverse”.