Sono giorni decisivi per il rinnovo contrattuale degli insegnanti. I confronti tra Ministero e Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, sono iniziati la settimana scorsa con un primo obiettivo chiaro per il governo: evitare o ridimensionare lo sciopero indetto dai sindacati per lunedì 30 maggio. Entro la fine di questa settimana previsto il secondo incontro.
Al momento la cifra più importante, quella dell’aumento stipendiale di docente e personale Ata, è ferma sui 90 euro lordi, un aumento del 3.8%, che al netto porterebbe tra i 50 e i 55 euro in più in busta paga.
La partita si gioca sulla suddivisione delle risorse a disposizione che dovrebbe aggirarsi sui 2 miliardi di euro. L’obiettivo del ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi è di superare la quota dei 100 euro per molti docenti, raggiungendo le tre cifre del Patto per la scuola firmato un anno fa a Palazzo Chigi.
Ad aiutare a raggiungere l’obiettivo a luglio arriverà il bonus da 200 euro voluto dal governo per far fronte all’aumento dei prezzi di beni e bollette. A questo va aggiunto il taglio del cuneo fiscale, mentre per il personale Ata altre risorse aggiuntive sono previste alla manovra 2022.
Le linee guida delle discussioni sono state messe nero su bianco dal governo nell’Atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale.
Si parla di formazione obbligatoria, uno dei punti principali inseguiti dal Miur, che dovrà essere adeguatamente premiata. E poi compare anche un welfare scolastico.
Lo scopo è di individuare interventi che possano migliorare il benessere del personale su temi come la genitorialità, le prestazioni sanitarie, la mobilità sostenibile.
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