Sono al vaglio delle soluzioni per far recuperare agli alunni le lezioni perdute. Una di queste soluzioni può essere quella di far studiare i ragazzi anche nel periodo estivo.
È ormai chiaro che il 6 aprile non si tornerà a scuola, forse nella più ottimistica delle ipotesi si potrà fare a maggio, anche chiaramente tutto dipenderà dall'evoluzione dell'epidemia.
Si inizia a pensare a dei corsi pomeridiani per compensare le lezioni perse, che terranno i docenti delle singole classi. Il recupero poi potrà riprendere anche a settembre.
Per far fronte alle lezioni mancate, si sta pensando anche al ricorso della didattica a distanza durante l'estate, per la reperibilità dei docenti nei mesi estivi, o comunque per sfruttare il materiale già disponibile.
Nelle ultime settimane il MIUR ha messo a disposizione circa 85 milioni di euro per potenziare la didattica a distanza e 8,2 milioni per sostenere il lavoro degli “animatori digitali” nelle scuole, coloro cioè che promuovono attività online.
«Nell’arco di pochi giorni - ha spiegato ieri la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, durante il question time - si sono resi necessari provvedimenti che hanno richiesto ai dirigenti scolastici l’attivazione delle modalità di didattica a distanza, per tutta la durata della sospensione delle attività nelle scuole, quale interazione tra docenti e studenti. E’ il momento connettivo che conserva e fortifica la trama dei rapporti e consente, inoltre, di condividere la sfida nuova e difficile che la scuola ha di fronte».
Un progetto che, con tante difficoltà, in base ai dati del Miur dove attivato ha raggiunto la quasi totalità degli studenti: «Le istituzioni scolastiche – ha continuato Azzolina - che hanno attivato sistemi di didattica a distanza sono riuscite a coinvolgere circa il 94% degli studenti utilizzando molteplici strumenti e l’89% delle scuole ha predisposto specifici materiali per gli alunni con disabilità. I dati del monitoraggio confermano una grande solidarietà della comunità scolastica, testimoniata dal 41% delle istituzioni interpellate che hanno attivato forme di collaborazione. In ogni caso riapriremo solo nella massima sicurezza».