Docenti precari in aumento, nel 2022/2023 si rischia di sfiorare la cifra record di 240mila supplenti: ecco i dati

Docenti precari in aumento, nel 2022/2023 si rischia di sfiorare la cifra record di 240mila supplenti: ecco i dati

Supplenti italiani: sempre di più e sempre più precari. È questo il quadro che emerge dagli ultimi dati pubblicati dal portale ministeriale dell'istruzione per l'anno 2021/2022.

Le conseguenze di questa situazione ricadono in primis sugli studenti, soprattutto su quelli più fragili o con bisogni speciali, e poi ovviamente sugli insegnanti precari, che non hanno continuità lavorativa.

Questa situazione, tuttavia, continua a essere un vantaggio per coloro che inviano la messa a disposizione, perché possono essere convocati a scuola per coprire cattedre vacanti anche senza avere tutti i titoli necessari.

I presidi infatti, mossi dalla necessità di colmare i posti vuoti, chiamano anche supplenti alla prima esperienza o con curriculum non in linea con i requisiti richiesti.

Il precariato nella scuola aumenta

Lo scorso anno il numero di contratti a tempo determinato dei docenti è arrivato a 225mila, su un totale di circa 900mila posti assegnati.

Il tasso di precarietà nella scuola italiana si attesta quindi al 25%, ciò significa che un docente su quattro che siede in cattedra è precario. 

Tutte le stabilizzazioni sono fallite

I tentativi di arginare il fenomeno dei docenti precari è sempre fallito, Ministro dopo Ministro. Tra tutti, l'esempio principale è il maxi piano di assunzioni/stabilizzazioni del 2015 (Buona Scuola).

Secondo i dati raccolti da Tuttoscuola, nell’anno scolastico 2015/16 i posti complessivamente assegnati a docenti con contratto a tempo determinato sono più che raddoppiati nell’arco degli ultimi sette anni, nonostante la quasi 100mila stabilizzazioni fatte all’epoca.

Dai 100.277 posti del 2015/2016 infatti si è passati l’anno dopo a 125.832 per continuare in un crescendo continuo fino ad arrivare ai 224.958 del 2021-22, cioè un +224%.

Di questo passo, secondo Tuttoscuola, nel corrente anno scolastico 2022/23 si rischia di sfiorare la cifra record di oltre 240mila supplenti.

Nessuna continuità didattica

Chi paga il prezzo più alto di questa situazione è quella parte di alunni BES, DSA e con disabilità varie che avrebbe invece bisogno di un supporto continuativo.

Nel 2017 gli alunni con disabilità che avevano cambiato il docente di sostegno erano stati circa 100mila, cioè il 43%. Da allora le cose sono addirittura peggiorate.

Considerato, scrive ancora Tuttoscuola, che «secondo il focus ministeriale sui dati di avvio dell’anno scolastico 2022/23, nelle scuole statali gli alunni con disabilità sono 290.009, si può stimare che siano più di 171mila quelli privati della continuità didattica. 

Al lavoro per un maxi piano di reclutamento: funzionerà questa volta?

Il ministro Valditara è ora in attesa di un via libera dall’Europa sul nuovo sistema di reclutamento, con l’avvio del maxi piano di assunzioni/stabilizzazioni di 70mila docenti previsto dal Pnrr, di cui circa 20mila per il prossimo settembre, e in parte riservati ai docenti precari. 


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