Educatore Professionale: ultimo anno accademico per conseguire la qualifica
Grazie alla legge Iori, chi sta già svolgendo il mestiere di Educatore Professionale Socio-pedagogico ma non ha la laurea, ha ancora tempo di regolarizzarsi con il conseguimento di un corso abilitante.
La legge Iori infatti stabilisce che dall'anno accademico 2021/2022 la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico è attribuita solo a chi consegue una laurea triennale L-19, cioè in Scienze dell’educazione e della formazione.
Chi non ha conseguito o non conseguirà questa laurea triennale ma lavora già come educatore da almeno 3 anni o ha un diploma magistrale 2001/2002, può comunque conseguire la qualifica professionalizzante tramite un corso annuale da 60 CFU.
C'è però una scadenza: il termine ultimo in cui è possibile iscriversi al corso per Educatore Professionale è il 31 dicembre 2020.
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Dopo questa data, sarà possibile sostenere l'esame finale del corso entro l'anno accademico 2020/2021, ma non sarà più possibile l'iscrizione al corso (poiché si tratta appunto di una fase transitoria).
Il corso dà quindi la qualifica di Educatore Professionale che è fondamentale per lavorare ed essere assunti secondo questa qualifica.
Dal 1° gennaio 2021, chi vorrà diventare Educatore Professionale dovrà obbligatoriamente conseguire la laurea triennale in L-19 in Scienze dell'Educazione e della formazione.
Requisiti di accesso al corso Educatore Professionale
Per accedere al corso di Educatore Professionale è necessario avere uno dei seguenti requisiti:
- diploma rilasciato entro l'anno scolastico 2001/2002 da un istituto magistrale o da una scuola magistrale;
- inquadramento nei ruoli delle amministrazioni pubbliche a seguito del superamento di un pubblico concorso relativo al profilo di educatore;
- svolgimento dell'attività di educatore per almeno tre anni, anche non continuativi, da dimostrare mediante dichiarazione del datore di lavoro o con autocertificazione dell'interessato, ai sensi del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.
