Favino e Ficarra-Picone in coro: "Insegnate il cinema a scuola". Ed esiste già l'esempio francese...

Se è vero che il cinema è la letteratura del secondo Novecento, allora la proposta di Ficarra e Picone ha tutte le ragioni di esistere.

“A scuola servirebbe un’ora a settimana di studio del cinema italiano, paragonando il suo valore a quello della letteratura” hanno dichiarato i due attori a La Stampa in occasione della presentazione del loro ultimo film La Stranezza.

La proposta di Ficarra e Picone riprende quanto recentemente richiesto da Pierfrancesco Favino, vera colonna del cinema italiano.

“Vorrei chiedere una cosa se fosse possibile: che si insegnasse il cinema e il teatro nelle scuole italiane. Che si insegnasse ai nostri ragazzi di tenere in mano una cinepresa e che si insegnassero le tecniche teatrali in un momento in cui c’è tanto bisogno di stare insieme. E per favore non il pomeriggio ma durante le lezioni. Dal cinema e dal teatro si impara tanta vita” aveva detto Favino durante la premiazione dei David di Donatello 2021.

Sulla stessa linea si segnalano anche le opinioni dei registi Pupi Avati e Marco Risi, con il primo che aveva addirittura avanzato la proposta alle istituzioni nel periodo in cui era presidente di Cinecittà, ma non se ne fece nulla.

Per Risi invece studiare il cinema a scuola “aiuterebbe i giovani a capire che i film non solo svago e blockbuster americani. C’è anche impegno, curiosità e pensiero e sarebbe utile far comprendere come funziona questo mondo”:

L’esempio francese

Negli ultimi tempi la Francia è stata spesso anticipatrice di quanto è stato scelto in Italia a livello scolastico.

Lo si è visto nel (fallimentare) caso del docente esperto e nell’aumento delle ore di educazione motoria fin dalle scuole primarie. Chissà che in futuro non possa nuovamente accadere con il cinema.

Esiste infatti oltralpe, già da fine anni ’90, la materia “Educazione all’immagine, al cinema e all’audiovisuale” e viene insegnata sin dalle scuole elementari.

Alle superiori esistono poi anche indirizzi specifici in Cinema e Audiovisuale, che permettono di studiare la materia per tre ore alla settimana sia ai licei che agli istituti tecnici.

In Italia studi simili possono invece essere svolti soltanto all’Università, in facoltà che però, per motivi di opportunità lavorative, sono scarsamente frequentate.