La notizia arriva dalla provincia di Torino e racconta di una situazione molto complicata in una scuola elementare della zona, tra metodi poco ortodossi di una maestra e una classe difficile da gestire.
L’evento che ha fatto esplodere la situazione, portando i genitori alla denuncia, sarebbe stato un film horror proiettato in classe come punizione per gli alunni indisciplinati.
Il PM titolare delle indagini ha però presentato al gip la richiesta di archiviazione: “I fatti denunciati – si legge nella nota riportata da La Stampa - non integrano alcuna ipotesi di reato e non sussistono idonei elementi per la sostenibilità delle accuse”.
Accolta dunque la testimonianza dei colleghi della maestra, secondo cui non era stata lei a proiettare il film ma aveva lasciato incustodito un computer portatile.
Non era stato però il solo episodio contestato alla docente: ci sarebbe stata una spinta energica ad un alunno, una stretta di mano così vigorosa da far diventare viola la mano di un bambino e il lancio di un diario verso un terzo scolaro.
D’altro canto, la stessa insegnante sarebbe stata schernita e presa in giro dalla classe.
“Non si ravvisa nei fatti descritti quella condotta idonea a configurare maltrattamenti” si legge nelle carte. Non ci sono state sofferenze fisiche e morali in modo abituale, ma “sporadiche condotte indirizzate di volta in volta a persone offese differenti”.
Per il PM è stata la serie di atteggiamenti inappropriati e scorretti dei bambini ad aver portato la maestra accusata a reazioni rigide e severe “ma mai sfociate in episodi di violenza fisica o verbale”.