Apertura GPS 2022, motivi tecnici dietro il ritardo. Ma cosa dovrà fare chi è già inserito?

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L'attesa per l’aggiornamento delle GPS per il prossimo biennio governo prosegue. Ed anche se è già pronta la bozza del decreto e se c’è la parola delle forze di governo di chiuderle entro primavera, resta l’esempio dell’apertura arrivata a luglio nel 2020.

I motivi dello slittamento sono di natura tecnica. Dovuti cioè alla riscrittura di alcune parti del decreto dopo il parere inviato dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione al governo. Ogni giorno può essere dunque decisivo per l’apertura.

GPS 2022, cosa deve fare chi è già inserito

Chi era già inserito in GPS nello scorso biennio avrà varie opzioni davanti a sé, tutti agevolate dal fatto che i dati sono ancora memorizzati sul sito POLIS – Istanze Online. O almeno questo è ciò che ha promesso il governo ai sindacati.

Fondamentale sarà iscriversi in quei 20 giorni, o 30 se le richieste del CSPI verranno esaudite, in cui le GPS rimarranno aperte. Altrimenti la propria iscrizione decade.

In alternativa si può presentare la stessa domanda senza modificare nulla rispetto allo scorso aggiornamento.

Chi ha invece acquisito nuovi titoli o servizi prestati in supplenza presso gli istituti, dovrà fare domanda di aggiornamento del punteggio.

Per chi lo desidera è possibile anche modificare la provincia della propria iscrizione. Il trasferimento può essere richiesto a prescindere da un cambiamento di punteggio.

Si potranno anche indicare i propri 20 istituti di provincia preferiti per insegnare e di questo vi avevamo parlato in un’apposita guida.


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