GPS 2022: graduatorie sbagliate in mezza Italia, corsa contro il tempo per le correzioni. Ma il problema non è nel sistema informatico...

Problemi GPS

Come dodici mesi fa il sistema per l’assegnazione delle supplenze tramite GPS è andato in tilt. 

In diverse regioni d’Italia, in particolare Campania, Liguria, Lombardia, Piemonte e Puglia, migliaia di docenti hanno denunciato ai sindacati punteggi sbagliati o un mancato aggiornamento degli stessi.

Tutto questo in piena estate e a poche settimane dall’inizio della scuola, con il rischio che un punteggio sbagliato vanifichi la possibilità di una chiamata. È comprensibile l’ansia. 

Il sistema informatico delle chiamate 

L’assegnazione delle supplenze è gestita da un sistema informatico introdotto per velocizzare le procedure durante il mandato di Lucia Azzolina come ministro dell’Istruzione.

Ad essere il vero problema secondo i sindacati è la fase precedente eseguita dagli stessi istituti scolastici. “Il lasso di tempo per eseguire la valutazione dei titoli e dei punteggi è troppo breve ed eseguita da un contingente non sufficiente per esaminare le pratiche con la dovuta attenzione” ha spiegato al Fatto Quotidiano Attilio Varengo di Cisl Scuola. 

“È un film già visto lo scorso anno. È la fase a monte dell’algoritmo che non funziona, bisognerebbe chiudere la presentazione delle domande a gennaio per consentire un controllo dedicato ad ogni candidato” ha aggiunto Giuseppe D’Aprile di Uil Scuola.

Il rischio è anche per i ragazzi che in caso di ricorsi e supplenze revocate si troveranno a poter cambiare docente da un giorno all’altro.

Gli uffici scolastici attendono ora indicazioni dal ministero ma sarà inevitabile stilare nuovamente gli elenchi sperando di finirli nel più breve tempo possibile. Il tutto mentre migliaia di docenti resteranno in ansia fino all’avvio delle lezioni.


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