Insultare un docente significa commettere un reato. È la sentenza, per certi versi storica, con cui il Tribunale di Parma ha condannato un genitore a quattro mesi di reclusione per oltraggio a pubblico ufficiale.
La vicenda in questione riguarda il Convitto Nazionale Maria Luigia del capoluogo emiliano, dove il genitore ha offeso una docente nell’androne della scuola. «Incapace, impari l'italiano» sono le parole riportate dalla Gazzetta di Parma.
La svolta data dalla sentenza è proprio quella di considerare a tutti gli effetti il docente come un pubblico ufficiale, nel momento in cui esercita la sua funzione.
Un elemento fondamentale in quanto l’ingiuria è oggi depenalizzata ma, secondo il decreto sicurezza bis del 2021, costituisce ancora reato quando compiuta ai danni di un pubblico ufficiale. E a commetterla può essere anche un alunno…
La decisione del giudice per il sindacato Gilda «segna una positiva inversione di tendenze rispetto al recente passato, quando a casi analoghi era stata data un’interpretazione più larga, non ritenendoli un oltraggio a pubblico ufficiale».
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