La messa a disposizione(MAD) è un sistema che ha consentito a molti aspiranti docenti di fare il loro ingresso nel mondo della Scuola. Si trattava di una candidatura spontanea per lo svolgimento di un incarico da insegnante. Le scuole e i Dirigenti Scolastici, quando avevano bisogno di un docente per una supplenza, esaminavano le proposte scegliendo così chi chiamare per assegnare l'incarico.
Già l’ordinanza 112/2022 aveva segnato una svolta nel processo di reclutamento dei supplenti al di fuori delle graduatorie, con maggiori restrizioni e condizioni come, ad esempio, la priorità per i docenti abilitati o specializzati e restrizioni per chi risultava iscritto nelle GPS.
Si è arrivati così all’ordinanza 2024/26, che saluta le mad a favore degli interpelli.
Gli interpelli possono essere considerati come una sorta di "SOS"! Il sistema degli interpelli, a differenza delle messe a disposizione, non prevedono una candidatura volontaria alle scuole. Saranno le scuole , una volta esaurita la Graduatoria d'Istituto, a pubblicare un avviso con la proposta di supplenza diramandolo alle altre scuole e agli Uffici Scolastici Provinciali di tutta Italia. Solo così i docenti che intendono candidarsi potranno presentare la loro domanda.
Con l’interpello non ci sarà alcuna limitazione legata alla provincia, infatti, tutti gli aspiranti potranno rispondere a qualsiasi interpello, anche chi non è ancora in possesso di titolo. Ovviamente, però, è bene specificare che i docenti aventi titolo avranno la precedenza. Si vuole quindi cercare di assicurare, soprattutto per i posti di sostegno, solo personale qualificato.
Tra le limitazioni imposte, sembra che non verranno accettate domande provenienti da insegnanti che abbiano già ricevuto un contratto a tempo determinato, oltre alla restrizione per chi risulta iscritto nelle GPS. Per queste limitazioni, diverse sono le polemiche e richieste di rettifica da parte dei sindacati.