Interpelli scuola 2024: un'opportunità da cogliere, ma attenzione alla normativa!

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L’anno scolastico 2024/25 è cominciato, e con esso le possibilità di ottenere incarichi di supplenza per i docenti, grazie anche alla nuova procedura degli interpelli. Ma cosa sono esattamente questi interpelli e perché è fondamentale che vengano pubblicati correttamente?

Gli interpelli rappresentano una delle soluzioni adottate dal Ministero dell’Istruzione nell'Ordinanza Ministeriale n. 88/2024 per risolvere il problema delle cattedre vacanti quando le graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e le graduatorie di istituto (GI) risultano esaurite.Si tratta di veri e propri avvisi pubblicati dalle scuole, che cercano docenti per coprire i posti rimasti scoperti. Questi avvisi permettono a chiunque, anche a chi non è presente in graduatoria o ha avuto difficoltà a inserirsi, di candidarsi per una supplenza in qualsiasi provincia d’Italia.

Un’opportunità da non perdere, ma… attenzione!

L'Ordinanza Ministeriale stabilisce chiaramente che gli interpelli devono essere pubblicati sul sito dell'Ufficio Scolastico Provinciale (USP) competente, al fine di garantire la massima trasparenza e dare a tutti la possibilità di partecipare. Questo passaggio è cruciale, perché permette di uniformare il processo di assegnazione delle supplenze e offrire a tutti i candidati uguali possibilità di candidatura.

Tuttavia, non sempre gli interpelli vengono pubblicati come previsto dalla normativa. Quando questo accade, potrebbero sorgere problemi di regolarità: se un interpello non viene diffuso correttamente attraverso l'USP, i candidati potrebbero non essere informati in tempo utile, violando di fatto il principio di trasparenza che dovrebbe guidare il reclutamento del personale scolastico. Questo, oltre a creare disparità tra i candidati, potrebbe portare a contestazioni e difficoltà per le scuole stesse nell'assegnare gli incarichi.

Cosa dice la normativa?

Secondo l’OM n. 88/2024, è obbligatorio che ogni interpello sia reso pubblico attraverso l'USP della provincia interessata. Se ciò non avviene, si potrebbe configurare una mancata osservanza della normativa, che potrebbe compromettere la validità dell'interpello stesso. I dirigenti scolastici hanno il compito di seguire scrupolosamente queste direttive per evitare problematiche legali e garantire che ogni procedura di supplenza venga eseguita in maniera corretta e accessibile.

Cosa fare se un interpello non viene pubblicato dall'USP?

Se sei un docente in cerca di incarico e noti che un interpello non è stato pubblicato sull'USP come previsto, è importante segnalare immediatamente la questione all’Ufficio Scolastico Provinciale o all’Ufficio Scolastico Regionale competente. Questo può aiutare a prevenire situazioni irregolari e garantire che la trasparenza sia rispettata, così da assicurare pari opportunità a tutti i candidati.

Conclusione

Gli interpelli rappresentano una risorsa fondamentale per l’assegnazione delle supplenze, soprattutto in un anno scolastico in cui le graduatorie rischiano di esaurirsi velocemente. Tuttavia, è cruciale che siano gestiti in maniera trasparente e conforme alla normativa. La pubblicazione tramite l’USP è un requisito essenziale per garantire la correttezza del processo: quando questo non avviene, potrebbero insorgere problematiche che mettono a rischio l’intero sistema di reclutamento.

Se sei un docente in cerca di supplenze, tieni sempre sotto controllo il sito dell’USP della tua provincia e segui attentamente tutte le procedure, perché ogni dettaglio può fare la differenza!

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