Interpelli scuola per la copertura delle supplenze 2024: ecco dove si cercano docenti

cercasi docenti

Con l'inizio dell'anno scolastico 2024/25, molte scuole in tutta Italia si trovano ancora a dover coprire diverse cattedre vacanti, soprattutto in alcune regioni e per specifiche classi di concorso. Gli interpelli rappresentano uno strumento utilizzato dalle scuole e dagli uffici scolastici provinciali per individuare docenti disponibili a coprire queste supplenze, quando le graduatorie provinciali e d'istituto non riescono a soddisfare la domanda.

Che cos'è un interpello?

L'interpello è una chiamata diretta rivolta ai docenti che non hanno ancora ricevuto un incarico o che potrebbero essere disponibili per coprire posti vacanti in scuole dove le graduatorie di istituto e le GPS sono già esaurite o non sufficienti. Si tratta di un procedimento straordinario, attivato quando non ci sono più candidati idonei nelle graduatorie ufficiali per coprire le necessità delle scuole.

Dove si cercano docenti?

Gli interpelli vengono pubblicati sui siti degli uffici scolastici provinciali (USP) o direttamente dalle singole scuole. Le province con maggiori difficoltà a coprire i posti vacanti tendono a ricorrere più frequentemente agli interpelli. Tra le regioni dove la richiesta di docenti tramite interpelli è più elevata, ci sono:

  • Lombardia: Le province di Milano e Bergamo stanno cercando insegnanti di sostegno e per materie scientifiche, come matematica e fisica.
  • Veneto: C’è una forte domanda di docenti di lingue straniere e sostegno nelle scuole di Venezia e Verona.
  • Emilia-Romagna: Le province di Rimini e Bologna utilizzano gli interpelli per coprire posti di sostegno e cattedre di materie tecniche nelle scuole superiori.
  • Toscana: In città come Firenze e Pisa, c'è carenza di insegnanti di sostegno e materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
  • Sicilia: In Palermo e Catania, vi è una ricerca di insegnanti di sostegno e per le discipline tecniche e professionali nelle scuole superiori.

Come funziona l'interpello?

Quando una scuola o un ufficio scolastico provinciale pubblica un interpello, i docenti interessati possono rispondere manifestando la propria disponibilità. L'interpello specifica le caratteristiche della supplenza, quali:

  • Durata: Si va da supplenze brevi fino a incarichi che possono durare fino al termine delle attività didattiche.
  • Classe di concorso: Le scuole indicano la classe di concorso per cui cercano il docente, che può riguardare sia materie curricolari che posti di sostegno.
  • Tipologia di posto: Vengono specificati anche i dettagli, come spezzoni orari o cattedre intere.

Una volta inviato l'interpello, se si accetta la supplenza, si è vincolati dalle stesse regole che si applicano alle graduatorie di istituto: rinunciare o non prendere servizio può comportare sanzioni, come l'esclusione dalle convocazioni future.

Come rimanere aggiornati sugli interpelli?

I docenti interessati devono monitorare i siti web degli uffici scolastici provinciali e delle singole scuole, poiché gli interpelli vengono pubblicati in modo irregolare, in base alle necessità. Inoltre, portali come Orizzonte Scuola e Tecnica della Scuola spesso forniscono aggiornamenti tempestivi sugli interpelli in corso.

Conclusioni

Gli interpelli rappresentano un'importante opportunità per i docenti ancora in cerca di incarichi. Soprattutto in un anno scolastico con molte carenze, essere pronti a rispondere a queste chiamate può fare la differenza nel trovare una supplenza. Monitorare costantemente gli aggiornamenti e le pubblicazioni degli uffici scolastici è la chiave per non perdere queste opportunità altrimenti, per rimanere completamente spensierati, è possibile attivare il nuovo servizio di "Notifiche Interpelli", che ti notifica la pubblicazione di un interpello di tuo interesse.

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