Sono state ufficializzate nei giorni scorsi le dimissioni dell'ormai ex Ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, che è stato sostituito dal nuovo Ministro Lucia Azzolina.
Fioramonti lo aveva annunciato già da tempo: se non fossero arrivate sufficienti risorse per il mondo della scuola, si sarebbe dimesso, e così è stato.
Il motivo sarebbe da ricercare nelle poche risorse destinate alla scuola, infatti a fronte della sua richiesta di 3 miliardi di euro, gliene sono stati concessi solo due. Secondo Fioramonti “le risorse per scuola e ricerca non si trovano mai "mentre per altri progetti si riescono a reperire anche “centinaia di milioni di euro in poche ore".
Tuttavia non tutti credono a questa versione, alcuni pensano a una “mossa anti Casaleggio” o una scissione verso sinistra.
Per il Ministero dell'Istruzione è stata scelta Lucia Azzolina, sempre di area M5S, 37 anni, fino a poco fa sottosegretario del Miur.
È stata lei del resto ad aver seguito da vicino il Decreto Scuola, uno dei pochi provvedimenti andati in porto.
La nomina tuttavia non soddisfa tutti, molti speravano fosse designato Nicola Morra come nuovo Ministro dell'Istruzione.
Ecco i punti principali sui quali il ministro Azzolina dovrebbe lavorare:
più investimenti nella Scuola;
basta alle “classi pollaio”;
Decreto Scuola e concorsi;
più importanza al sostegno.
In seguito alle dimissioni di Fioramonti, si è presa la decisione di spacchettare le deleghe e dividere quindi la delega all'Istruzione, cioè tutto il mondo scolastico, da quella di Università e Ricerca.
Questa seconda sezione è stata così assegnata a un tecnico di area PD, Gaetano Manfredi.
Tra i principali obiettivi del neoministro, il potenziamento degli Atenei del Sud.