Le domande di Messa a Disposizione entrano in gioco per i dirigenti scolastici quando questi non trovano disponibilità immediata dalle graduatorie. Le MAD possono essere inviate per candidarsi come docente comune, docente di sostegno o personale ATA, ma qual è il momento migliore per inviarla?
Inviare la MAD in un momento sbagliato (soprattutto quando lo si fa troppo in ritardo) fa correre il rischio di essere ignorati dalle scuole, mentre le chances di chiamata aumentano inviandola nei momenti più indicati, anche in più di un'occasione.
Il più indicato è il periodo estivo, da fine agosto all’intero mese di settembre, quando gli istituti hanno la necessità di costituire il corpo docente per tutta l’annata. Nello specifico il momento clou è proprio quello in corso in questi giorni, che si protrarrà fino ad ottobre inoltrato.
Le scuole infatti, almeno nelle province che non hanno riscontrato problemi nella compilazione delle GPS, stanno ultimando le loro convocazioni da graduatoria e passeranno quindi alle MAD per quelle materie in cui c'è ancora necessità di supplenze.
Altri due momenti importanti sono poi il periodo di dicembre/gennaio e quello primaverile, utile per le convocazioni negli ultimi giorni di scuola e per i corsi estivi.
La propria domanda di Messa a Disposizione è valida per l’intero anno scolastico. Dunque, qualora si volesse candidarsi nuovamente per il 2023/24, se ne dovrà inviare una nuova.
La MAD può essere inviata sia in formato cartaceo che elettronico, metodo più rapido ed efficace. Da qualche tempo però molte scuole si sono dotate di piattaforme online per compilare i moduli (o form), ed accettano solo così le candidature.
Nei dati da inserire non devono mancare i propri titoli di studio, con i crediti per l’insegnamento ed eventuali specializzazioni/certificazioni. Poi le classi di concorso nelle quali si vuole insegnare e le esperienze lavorative pregresse.