Il documento programmatico di bilancio, ovvero la sintesi dell’intera manovra 2023, sarà inviato a Bruxelles nelle prossime ore, a firma del ministro dell’Economia, il leghista Giancarlo Giorgetti. Successivamente il disegno di legge arriverà invece alla Camera dove inizierà l’iter parlamentare per la sua conversione.
Sono stati complessivamente stanziati 35 miliardi per la manovra, principalmente impiegati contro il caro bollette.
Per quanto riguarda la scuola l’investimento si ferma invece sui 500 milioni, in linea con i governi che hanno preceduto questo esecutivo di centrodestra.
70 milioni di euro in più andranno alle scuole paritarie, ovvero la somma che era stata congelata dal governo Draghi. In questo modo i finanziamenti per le scuole private di fatto raddoppiano rispetto a dieci anni fa. L’aiuto arriva per compensare il calo degli iscritti avvenuto durante i due anni di pandemia. Nel complessosono mille gli istituti paritari che hanno chiuso i battenti negli ultimi cinque anni.
L’Uds, Unione degli Studenti, ha contestato l’investimento in un comunicato: “Non è accettabile che i soldi pubblici siano investiti per sostenere le strutture private invece di rendere veramente accessibili le scuole pubbliche”.
La restante parte dei 500 milioni si divide tra l’edilizia, il reclutamento del personale e annesso pagamento dei supplenti, il contrasto al cyberbullismo e il trasporto dei disabili, per il quale sono stanziati 24 milioni di euro.
Per quanto riguarda il primo tema, quello dell’edilizia e quindi dell’ammodernamento e della messa in sicurezza degli istituti scolastici, la cifra prevista dalla manovra di bilancio non basterà di certo a raggiungere gli obiettivi previsti e sottolineati recentemente dal ministro Valditara. Per questo sarà fondamentale una completa attuazione dei piani del Pnrr.