Il lungo giro di consultazioni tra ministero, studenti e sindacati sulle modalità dell’esame di maturità 2022, ha trovato la sua soluzione a inizio settimana con l’ordinanza che ha emanato tutti i dettagli della prova.
Un esame ancora diverso e “semplificato” rispetto al pre-pandemia, ma ben più impegnativo delle due precedenti maturità, tornando in vigore le prove scritte.
In termini di punteggio grande peso al credito scolastico (50 punti), mentre è minimo quello della seconda prova scritta (10 punti) che sarà elaborata in maniera diversa da ogni istituto. La prova di italiano potrà valere fino a 15 punti e sarà la stessa a livello nazionale, l’orale non prevederà l’elaborazione di una tesina e potrà portare 25 punti.
Un sondaggio di Skuola.net che ha chiesto il parere di 800 maturandi sull’ordinanza ha portato in risalto i principali dubbi degli studenti
Solo il 57% è favorevole alla modalità della seconda prova, mentre la scelta “uguale per tutti” per la prova d’italiano preparata dal Ministero trova 3 studenti favorevoli su 4.
Da sottolineare come uno studente su due avrebbe mantenuto la preparazione di un elaborato per la prova orale, anche perché avrebbe perso di far cominciare il colloquio da un punto di partenza conosciuto.
Soddisfazione invece per il punteggio attribuito al percorso scolastico. Solo il 14% avrebbe infatti preferito un punteggio inferiore, sbilanciando il peso verso l’esame finale.
Infine va sottolineato come circa la metà degli intervistati non sente di avere la carica giusta per questo esame, tra chi già avvertiva sfiducia e chi (un 23%) ha perso sicurezza una volta lette le nuove normative.