La Ministra Azzolina ha espresso la volontà di istituire la classe di concorso specifica per il sostegno, alla quale si accederà tramite procedure concorsuali specifiche. Non si conoscono attualmente, però, le tempistiche di questo progetto.
Nell’Atto di indirizzo politico – istituzionale del 2021 con cui ha stabilito le priorità politiche e gli obiettivi strategici si legge infatti: “è inoltre necessaria, al fine di accrescere la motivazione e la competenza dei docenti di sostegno, garantendo agli alunni con disabilità la continuità didattica e la stabilità relazionale cui hanno diritto, la creazione di una nuova classe di concorso ad hoc, cui si acceda attraverso procedure concorsuali specifiche e sistematiche nel tempo”.
Dunque un’idea che non ha ancora tempi precisa ma che, una volta realizzata, riguarderà sia i docenti precari che di ruolo.
Il passaggio dal posto comune a quello di sostegno e viceversa non si configurerebbe più come trasferimento ma come passaggio di ruolo o di cattedra. Le percentuali di posti riservate alla mobilità professionale infatti, pur cambiando ogni anno, sono sempre esigui rispetto ai semplici trasferimenti.
L’obiettivo comunque rimane quello di realizzare la “continuità didattica e la stabilità relazionale”.
Secondo la normativa vigente, l’obbligo di permanere su posto di sostegno, dopo l’assunzione in ruolo, è di cinque anni. Nell’atto di indirizzo non è specificato se si prevedono modifiche a questo aspetto.