"Ciao Capitano". A Parma commovente festa a sorpresa per la pensione del Preside dai metodi rivoluzionari.

I suoi alunni lo chiamano Toso e lo scrivono anche su alcuni dei tanti striscioni di saluto che hanno tappezzato l’istituto “Attilio Bertolucci di Parma”.

È il liceo Scientifico Musicale e Sportivo di cui Aluisi Tosolini resterà preside fino al prossimo 1° settembre. Poi andrà in pensione e questi giorni sono stati l’ultima occasione che gli studenti hanno avuto per salutarlo.

Una bella storia di rapporti scolastici di cui c’era bisogno in mezzo a troppe notizie di cronaca negativa negli istituti che ci troviamo spesso a raccontare. 

Non sono mancate le citazioni in stile Attimo Fuggente, con gli alunni a chiamare il preside “Capitano” confrontandolo a quel Robin Williams/John Keating. In effetti qualche somiglianza nei metodi si può trovarla. 

“Si deve abbandonare il modello tardo industriale – spiega - La scuola non è una catena di montaggio dove si ammonticchiano saperi anche sconnessi. Il mondo non solo va capito ma anche trasformato”. 

“La mia scuola è sempre aperta, anche al termine dell’orario, senza che ci sia una vigilanza dell’adulto. Gli alunni possono restare per studiare, mangiare la pizza, incontrare altri compagni, leggere. Il mio ufficio è la macchinetta del caffè”. 

Tosolini è originario del Friuli ed è rimasto a Parma dopo avervi studiato Teologia, abbandonando però l’idea di fare il missionario in favore dell’impegno scolastico. I ragazzi gli hanno anche regalato un piccolo ulivo e una citazione di Nietzsche: «Occorre avere molto caos dentro di sé per avere una stella che danza». Lui ha ringraziato commosso.

Quale per Tosolini il segreto per dirigere una scuola che funzioni? Semplicemente quello di “far rispettare l’articolo 3 della Costituzione”. 

(Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali).