Il Piano Didattico Personalizzato è un documento previsto dal Ministero dell'Istruzione creato in base al Decreto Ministeriale 5669 del 12/07/2011, che serve per accordarsi sulla didattica specifica che va attuata a scuola per alunni con disturbi BES (Bisogni Educativi Speciali) o DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento). Nel PDP è specificato quali tipi di strumenti compensativi può utilizzare l'alunno durante le lezioni o durante le prove di valutazione.
Solo nel caso degli alunni DSA è obbligatoria la redazione del Piano Personalizzato. Per i BES la redazione del PDP può solamente essere consigliata da uno specialista, ma non c’è obbligo. Se la scuola non accetta il suggerimento deve darne motivazioni per iscritto come previsto dalla Nota Ministeriale del 22 Novembre 2013.
Si tratta di un documento ufficiale, e alleato dello studente con DSA: definisce il rapporto tra la scuola, i genitori e le figure che seguono lo studente nelle attività di riabilitazione e recupero indicando tutti gli interventi necessari per arrivare al successo scolastico, cioè agli stessi obiettivi di apprendimento dei compagni.
È importante ricordare che un bambino o ragazzo con DSA ha capacità cognitive nella norma ma ha bisogno di un percorso di apprendimento individualizzato e personalizzato, e il PDP è lo strumento che certifica e riflette il suo percorso scolastico. Per questa ragione, il PDP è un documento che negli anni viene aggiornato e rivisto alla luce dei progressi e del cambiamento dei bisogni del singolo studente.
Il primo responsabile della redazione del PDP è il consiglio di classe dello studente o degli studenti che hanno ricevuto una certificazione di DSA.
Per il consiglio di classe è consigliato chiedere il supporto del referente DSA d’istituto. Si tratta di un insegnante con una formazione specifica sui DSA e fornisce supporto ai colleghi sulle normative, le strategie e gli strumenti utilizzabili. Non opera però al loro posto, promuovendo al contrario l’autonomia e l’iniziativa nella gestione del bambino o ragazzo con diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento.
Anche la famiglia, o ulteriori esperti esterni, sono coinvolti nella redazione del PDP per fornire tutte le informazioni e gli elementi necessari a renderlo più completo e utile possibile.
Importante infine sottolineare quanto un fine ultimo di tutto il processo sia quello di permettere allo studente stesso di conoscere e capire cosa può fare la scuola per le sue necessità, fornendo il proprio punto di vista. Quindi arrivare alla situazione di uno studente che riesce a capire cosa accade intorno a lui senza subire tutte le decisioni.
Articolato per le discipline coinvolte nel disturbo e da aggiornare all’incirca ogni trimestre, il Piano Didattico Personalizzato deve contenere i seguenti elementi: