Regolamenti MAD, si può inviare su più province e se iscritti in GPS? La situazione.

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Quello che sta per iniziare, come vi raccontiamo da tempo, sarà ancora un anno scolastico all'insegna delle supplenze. 

Dei 94mila posti autorizzati dal Ministero delle Finanze, non più della metà diventeranno contratti a tempo indeterminato, secondo la previsione dei sindacati che ricalca la situazione degli scorsi anni.

Per gli stessi sindacati il totale di supplenze previste è di 150mila unità e, quando non troveranno disponibilità immediata dalle graduatorie provinciali, gli istituti sceglieranno i propri docenti dalle domande di Messa a Disposizione

Uno dei dubbi che ricorrono tra gli aspiranti docenti è se sia possibile inviare la MAD anche da iscritti nelle graduatorie GPS o se sia possibile farlo su più province. Proviamo a fare chiarezza. 

Dal Miur indicazioni ma non sanzioni 

Fino ad oggi il Miur ha pubblicato a riguardo un’ordinanza che fornisce le linee guida per la selezione dei supplenti da Messa a Disposizione e sulle regole d’invio alle scuole. 

Quest’ordinanza, come interpretata dal sindacato Snals, limiterebbe l’invio della MAD solamente a chi non è inserito in GPS. 

Si tratta però di un’indicazione che non specifica alcuna sanzione né nei confronti della scuola né nei confronti del docente (o personale ATA) che non segua tale prassi.

Lo stesso discorso vale per l’invio della MAD su più province.

Come si comportano le scuole? 

Le scuole che richiedono la Messa a Disposizione tramite piattaforme online, spesso richiedono di indicare se si è inviato su più province e se si è in graduatoria GPS. Questo è però un dato richiesto a titolo informativo, che non limita la compilazione e l’invio della MAD presso le varie scuole.

L’unico vero rischio che ad oggi si corre è dunque che le scuole cestinino l’ordinanza seguendo alla lettera l’indicazione, ma come si comporterebbero in caso di assenza assoluta di disponibilità immediata nel ricoprire i posti liberi? 

Il senso dell’indicazione del Miur 

La logica dell’indicazione del Ministero dell’Istruzione sta nel voler limitare situazioni di disagio per scuole e docenti nel periodo di formazione del corpo docenti. 

Non tutte le province terminano le selezioni da GPS nello stesso momento, c'è quindi il rischio che un docente in GPS su una provincia sia prima convocato tramite MAD altrove per poi ricevere il proprio incarico da GPS. 

L'invio su singola provincia della MAD dovrebbe inoltre limitare l'invio solo a quei docenti estremamente interessati a tali scuole, evitando chiamate da parte di più scuole su diverse province. 

Per questi motivi, al termine delle convocazioni da GPS, l’ordinanza del Miur con le indicazioni che limitano le MAD viene sempre revocata, o almeno così è stato fino allo scorso anno.


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