Riapertura scuole: ecco le date regione per regione

Riapertura scuole: ecco le date regione per regione

La riapertura delle scuole non sarà uguale in tutta Italia. Le aperture saranno diverse a seconda delle regioni. Il Consiglio dei Ministri ieri ha comunque dato il via libera al rientro in presenza al 50% per le scuole secondarie di secondo grado dal prossimo lunedì, 11 gennaio. Dal 7 al 9 gennaio le lezioni si svolgeranno, invece, a distanza, con la didattica digitale.

Per le studentesse e gli studenti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo (primarie e secondarie di primo grado) la ripresa avverrà, dal 7 gennaio, in presenza.

Fin qui le disposizioni nazionali. Restano ferme le eventuali disposizioni adottate, con ordinanze territoriali, dalle singole Regioni. Gli aggiornamenti sono in corso, ecco le ultime decisioni in merito. 

Abruzzo: superiori in classe al 50% dall’11 gennaio

Bolzano: in Alto Adige, dal 7 gennaio, gli studenti delle scuole superiori torneranno in presenza fino al 75% e con un minimo del 50%. Come è stato sottolineato, il limite del 75% può essere diversamente del modulato dal singolo istituto. Gli ingressi in classe saranno scaglionati.

Calabria: “Sto per firmare l’ordinanza, che partirà dal 7 gennaio, che prevede la tutela totale dei nostri ragazzi con la chiusura di scuole di ogni ordine e grado in Calabria”. Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì, oggi nel corso una diretta sulla propria pagina Facebook.

Campania: ritorno graduale dall’11 gennaio, superiori dal 25.

Friuli Venezia Giulia: il governatore Massimiliano Fedriga ha firmato un’ordinanza che prevede il rinvio dell’apertura delle scuole superiori successivamente al 31 gennaio.

Lazio: possibile slittamento all’11 gennaio. Le FAQ dell’Usr

Liguria: “Di fronte all’incertezza su cosa succederà da lunedì il 7 e l’8 le scuole in Liguria non apriranno”, annuncia il governatore Toti.

Lombardia: i piani dalle prefetture sono pronti, ma la Regione preferisce attendere e conoscere le misure nazionali per il ritorno a scuola.

Marche: la Regione ha deciso di tenere in Dad al 100% le scuole superiori fino al 31 gennaio.

Piemonte: Rientro a scuola il 7 gennaio per elementari e medie mentre per le scuole superiori didattica a distanza al 100% fino al 18 gennaio. Manca solo l’ufficialità.

Puglia: il governatore Michele Emiliano attende le misure nazionali in vigore dal 7 soprattutto in tema scuola, per poi, eventualmente, emanare un’ordinanza più restrittiva.

Sardegna: riapertura il 7 gennaio in stand by, verso il posticipo al 15 gennaio. Ma c’è un’altra ipotesi: secondo quanto apprende l’ANSA, la conferenza interassessoriale potrebbe anche decidere di rinviare ulteriormente la ripresa delle lezioni in presenza all’1 febbraio.

Sicilia: pronti alla riapertura il 7 o l’8 gennaio.

Toscana: conferma ritorno in classe il 7 gennaio al 50%.

Valle d’Aosta: pronti alla riapertura il 7 gennaio. “La Valle d’Aosta è pronta ad aprire le scuole superiori il 7 gennaio, la decisione di un rinvio sarebbe molto grave”. Lo dichiara all’Ansa Luciano Caveri, assessore all’istruzione.

Veneto: Dad dal 7 al 31 gennaio, pubblicata l’ordinanza del governatore Luca Zaia.

“Le Regioni riflettano bene sulle conseguenze per studenti e famiglie”, avverte la ministra Lucia Azzolina.

Critica per le decisioni di alcune Regioni di lasciare le scuole chiuse, la senatrice del M5s Bianca Laura Granato. “L’operazione portata avanti dai presidenti di regione è stata quella di dire sì a soldi in più, sì all’attivazione dei tracciamenti e a poteri straordinari per poi aspettare passivamente sulla riva del fiume l’impennata dei contagi per chiedere di rinviare nuovamente l’apertura”, afferma in una nota.

Secondo la deputata del Partito democratico, Lucia Ciampi, le decisioni regionali vanno accettate, perché “le Regioni, che hanno una conoscenza territoriale approfondita e competenza in materia, siano gli enti preposti per valutare al meglio le misure da adottare”.

 


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