Rinnovo contratto scuola, l’aumento per i docenti rischia di fermarsi sui 50 euro netti al mese

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Ripartirà domani la trattativa per il rinnovo contrattuale nel mondo della scuola tra l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e i sindacati. 

Le indiscrezioni portano verso una conferma della cifra di 90 euro lordi di cui si parlava nelle scorse settimane, 50 euro netti in più in busta paga. 

A questa cifra si arriva da una disponibilità di circa due miliardi di euro per l’aumento, che rispetto al 2018 significa il 3,8% in più. 

L’obiettivo del ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi era di superare la quota dei 100 euro per molti docenti, raggiungendo le tre cifre del Patto per la scuola firmato un anno fa a Palazzo Chigi. Obiettivo destinato a fallire.

Altri temi di discussione 

Tra le proposte governative sul tavolo, c’è anche quella di contrattualizzare la didattica a distanza, evidenziando la necessità di normare il tempo di lavoro, insieme alla sicurezza ma soprattutto al diritto alla disconnessione. 

Poi il tema della formazione continua. Inserita nella recente riforma scolastica, sarà obbligatoria per gli immessi in ruolo, ma a carattere volontario per i docenti in servizio. Ad incentivarli nella frequenza verranno previsti degli incrementi stipendiali una tantum. Di questo incremento si parlerà domani.  

In ogni caso l’aumento non sarà inferiore al 10% e non superiore al 20% rispetto allo stipendio del momento in cui verrà attivato. 


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