Il sondaggio che vi abbiamo proposto in questi giorni sui nostri social ha prodotto un risultato chiaro. Su 470 votanti, il 75% vorrebbe il ritorno del latino alle scuole medie.
E in questo nutrito gruppo di entusiasti della lingua che fu di Cesare siede anche il ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi. Pur, immaginiamo, senza aver votato.
Il tema si è riaperto qualche settimana fa con un’interrogazione parlamentare presentata da cinque parlamentari di Forza Italia.
Il Ministro ha raccolto favorevolmente la proposta, sottolineando l’importanza della valorizzazione dell’eredità greca e latina. E spiegando il valore formativo delle lingue classiche “essenziali per comprendere il presente con spirito critico e ragionamento, agevolando anche il sentimento di una cittadinanza europea”.
Altre argomentazioni dei promotori dell’interrogazione hanno riguardato anche la crescita di competenze interpersonali e sociali che studiare il latino comporterebbe, e il perfezionamento delle doti comunicative in lingua italiana. Tutto ciò per provare a rispondere alla domanda che ogni studente almeno una volta si è fatto: a che serve il latino?
Sempre dal Ministro Bianchi è però arrivato un chiarimento su quanto sia difficile ipotizzare un intervento normativo su questo tema, in un momento storico segnato, anche per la scuola da ben altre priorità.
Un’opportunità però per rivedere presto il latino alle medie resta. Ogni collegio docente può sempre attivare insegnamenti, o potenziare discipline, nel limite massimo del 20% dell’orario delle lezioni.
Se l’organo didattico di una scuola media lo trovasse giusto, potrebbe dunque riattivare il latino, sparito da quelle classi dall’anno scolastico 1977/78.
Certo è che tutte queste opinioni favorevoli arrivano da quella parte del mondo scuola più vicina alla cattedra che ai banchi. Facile immaginare che l’opinione di tanti ragazzi possa essere divergente.
Ma quell’idea un po’ folle di riportare l’insegnamento del latino già in prima media, ogni giorno che passa di follia sembra averne sempre meno.