Come un gruppo di architetti guidati da Renzo Piano ha ripensato la scuola del futuro (che avrà 10 miliardi di PNRR)

scuola del futuro

La situazione generale degli investimenti sulla scuola dei fondi PNRR la ha illustrata, in un'audizione al Senato, il ministro all'Istruzione Patrizio Bianchi. Il primo focus sarà sulle infrastrutture.

Sono stati lanciati bandi per un totale di 10 miliardi e, con la forte eccezione dei nidi, è stata spesso riscontrata una richiesta maggiore rispetto alle disponibilità, a dimostrazione della necessità di interventi in questo campo.

Il primo bando ha riguardato le scuole nuove, e su 800 milioni disponibili sono arrivate domande per 3 miliardi e 171 milioni.

L’idea perseguita dal Ministero è stata quella di utilizzare il PNRR non solo come un investimento per l’oggi, ma come occasione per definire delle linee di azione che possano rimanere rilevanti per il futuro.

A questo scopo è stato costituita una commissione con architetti italiani di grande fama, per definire le linee guida dell’utilizzo dei fondi scuola anche in futuro. Il gruppo di lavoro lo ha coordinato Renzo Piano.

Il documento finale ha prodotto un modello da seguire su ciò che dovrà rispettare la scuola del futuro:

  • Criteri di alta qualità architettonica
  • Basso consumo energetico e di acqua per una scuola sostenibile nel tempo
  • Spazi accoglienti anche al di fuori dell'edificio, tali da poter essere usufruiti dalla comunità
  • Condizioni di spazio pedagogico pronte ad adattarsi alla trasformazione del sistema educativo
  • Capacità di supportare arredi e tecnologie evolutive

Una scuola che nel complesso venga percepita come risorsa sia dalla comunità educante che da quella civile.

Altri casi di richieste superiori ai bandi emessi sono stati per le mense, 581 milioni a fronte di 400, e soprattutto per le palestre: 300 milioni di disponibilità, 2,8 miliardi di richieste. Una sorta di grido di aiuto per le palestre italiane, che secondo il Ministro dovrebbe far riflettere gli enti regionali.


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