“Le scuole devono restare aperte. I bambini e gli adolescenti non sono considerati fonti principali di trasmissione del coronavirus”.
A dirlo, in occasione del World Children’s Day, è l’Organizzazione mondiale della sanità che si schiera dalla parte dei governi che hanno deciso di tenere aperti gli istituti, privilegiando in modo particolare le primarie. A sottolineare questo aspetto è stato Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa: “Possediamo una vasta gamma di pratiche nazionali per inseguire il virus senza perseguitare le persone. Siamo stati in grado di garantire un apprendimento sicuro per i nostri figli mantenendo la stragrande maggioranza delle scuole aperte per quasi cento giorni consecutivi”.
Una scelta in linea con quella fatta dalla ministra Azzolina, che ha difeso a spada tratta le lezioni in presenza per la scuola del primo ciclo ribadendo più volte che i numeri dei contagi nelle scuole italiane sono bassissimi. Dati che, tuttavia, non sono più pubblici da oltre un mese. L’ultima volta che dal Miur è uscito un comunicato con i numeri di un monitoraggio fatto attraverso i presidi, infatti, era il 15 ottobre.
Nonostante le rassicurazione dell’Oms e dell’Iss, è sparito quindi il dato pubblico sui contagi dei bambini.
Gli unici ad aver parlato di percentuali nei giorni scorsi sono stati i rappresentati della Società italiana di pediatria che hanno comunque riportato un dato generale, non relativo all’ultima ondata: “Sono 126.622, pari a circa il 12% dei contagiati, i bambini e gli adolescenti che durante la pandemia sono risultati positivi al Covid-19, di cui 36.622 nella fascia 0-9 anni e 90mila nella fascia 10-19 anni (fonte: Istituto Superiore di Sanità). Sinora la maggior parte di loro ha manifestato forme cliniche lievi, con un tasso di letalità fortunatamente bassissimo ma, se i contagi dovessero aumentare ulteriormente, anche i soggetti in età evolutiva, soprattutto quelli fragili con patologie preesistenti, potrebbero andare incontro a problemi di salute più importanti”.