Selezioni docenti: politica divisa tra concorso per merito e assunzione per titoli

Selezioni docenti: politica divisa tra concorso per merito e assunzione per titoli

C'è scontro in maggioranza per quello che riguarda la selezione dei docenti per il prossimo anno scolastico. Infatti, ci si divide tra chi vuole che i docenti siano selezionati solo per titoli, scavalcando i concorsi come Pd e Leu. Il Movimento 5 Stelle e la Ministra Azzolina difendono invece strenuamente la selezione tramite concorso, che permette maggiore meritocrazia.

Come si apprende dal Fatto Quotidiano, dal Pd Matteo Orfini avverte che se si scegliesse “di procedere per forzature, sarà inevitabile che il Parlamento nella sua sovranità sciolga questi nodi”. “Esponenti del M5S insistono sul voler fare i concorsi a crocette in piena pandemia, puntando sul concetto della meritocrazia. Il merito si stabilisce con le crocette?”, commenta il portavoce nazionale di Sinistra Italiana-LeuNicola Fratoianni. I Cinquestelle invece con un post sul blog blindano la ministra Azzolina, difesa anche dal capo politico Vito Crimi:“A tutte le future generazioni vogliamo offrire la migliore formazione possibile, con personale qualificato e selezionato in funzione del merito e della competenza”.

Pd e Leu chiedono, vista l’emergenza in corso, di far valere le graduatorie: “Secondo loro (i 5 Stelle, ndr) non vale il principio per cui se utilizzi una persona per tanti anni, per coprire i buchi di organico nelle scuole, dare una prospettiva definitiva a quelle persone sia un fatto di semplice giustizia?”.

A fare discutere anche il decreto scuola, ora all’esame del Senato, che a fine mese deve passare alla Camera ed essere varato definitivamente entro il 7 giugno.


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