Sono in continuo aumento i casi di violenza fisica e verbale ai danni dei docenti da parte di alunni e genitori, la situazione ha superato ogni limite possibile. Uno stillicidio di violenza gratuita, con 28 aggressioni ad insegnanti dall’inizio dell’anno scolastico. Praticamente, una alla settimana. Questi dati preoccupano perché testimoniano un’alleanza scuola-famiglia che si sgretola, e rende ancora più problematiche tutte le altre questioni.
La figura del docente ,così oltre a perdere autorevolezza nei confronti degli alunni, perde il rispetto sociale. La scuola non può essere una trincea e i docenti e il personale ATA non possono entrare negli Istituti preoccupati per la propria incolumità.
Di seguito si riportano solo alcuni degli episodi accaduti negli ultimi giorni.
Il 31 Gennaio, a Taranto, un dirigente scolastico è stato aggredito dal padre di un’alunna all’interno della scuola, riportando ferite al volto e alla mano. Il preside in questione ha affermato che: “Non ci sono freni inibitori, ormai il livello di degrado della scuola aumenta sempre di più e parallelamente anche la violenza. Non c’è un limite”.
Il 5 Febbraio, una docente è stata accoltellata nell’ingresso dell’istituto professionale Enaip di Varese. La docente, ora è fuori pericolo. Il suo aggressore, affetto da disturbi del comportamento ha affermato che è dispiaciuto per l'accaduto ma che si sentiva sotto pressione per problemi legati alla scuola. Lo studente si trova ora in custodia cautelare nel carcere minorile ‘Cesare Beccaria’ di Milano.
E' di poche ora fa la notizia che un professore dell'Alberghiero di Pescara é stato colpito da uno studente con un pugno. Il grave episodio di violenza sarebbe avvenuto durante il laboratorio di cucina, a scatenare la reazione un semplice rimprovero dato dal suo comportamento a cui è seguito un brutto voto.
Ne consegue che i docenti da parte loro, non riescono più a svolgere con serenità la loro funzione, impauriti dalla furia di studenti e genitori.
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