L'economista Fabio Sabatini sul settimanale Internazionale mette in dubbio che chiudere le scuole sia la scelta migliore per contenere il contagio da coronavirus, ed analizza alcuni motivi per i quali è positivo tenerle aperte, portando ad esempio il caso della Germania.
Ci sono almeno tre ragioni per cui in Germania la situazione potrebbe essere migliorata con il ritorno a scuola.
Le scuole hanno riaperto in condizioni molto diverse da quelle in cui erano state chiuse. L’uso delle mascherine è obbligatorio, le classi sono separate, mentre gli studenti e gli insegnanti sono rigorosamente distanziati. Senza l’adozione di misure di sicurezza, la scuola favorisce la diffusione delle malattie simil-influenzali, ma mascherine, igiene e distanziamento possono neutralizzare il problema.
L’individuazione dei casi positivi tra studenti e insegnanti comporta il tracciamento immediato e l’isolamento rapido dei loro contatti, consentendo di interrompere catene di contagio che, senza il monitoraggio operato attraverso la scuola, non sarebbero state interrotte.
La riapertura delle scuole ha provocato un drastico cambiamento nel comportamento dei genitori, che sono diventati più prudenti. Con le scuole aperte, infatti, contagiarsi ha un costo più elevato, perché comporta l’esclusione dei figli dalle classi e la perdita di ore di apprendimento (per i figli) e di lavoro (per i genitori). Anche contrarre una semplice influenza è più costoso, perché implica l’obbligo di isolamento fino all’esito del tampone.
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