La scuola italiana è ripartita da qualche settimana e ancora una volta si tratta di un anno scolastico all’insegna delle supplenze, con i sindacati che avevano indicato in 150mila unità la quota dei supplenti richiesta.
I motivi della mancanza di docenti risiedono nella bassa efficacia del concorso 2022, nei ritardi nella pubblicazione delle graduatorie, nelle difficoltà del Miur ad assumere tutti i docenti autorizzati dal Ministero delle Finanze: delle 94mila cattedre “concesse”, il ministero dell’Istruzione ne ha assegnato circa la metà
Quando i dirigenti scolastici non trovano disponibilità immediata dalle Graduatorie Provinciali, reclutano i propri docenti dalle domande di Messa a Disposizione (MAD) ricevute. Si tratta dello strumento informale, riconosciuto dal Miur, con cui gli aspiranti docenti si rendono disponibili a sottoscrivere contratti per l’anno scolastico in corso.
A differenza delle graduatorie, non è obbligatorio possedere tutti i titoli o CFU richiesti da ogni specifica materia per candidarsi negli istituti italiani tramite Messa a Disposizione. È chiaro però che avere il curriculum migliore corrisponde ad avere più alte opportunità di chiamata.
Nelle classi di concorso più richieste - come quelle di sostegno o scientifiche, e in misura minore Italiano e lingue - è prassi comune convocare docenti non ancora abilitati o non in possesso di tutti i crediti richiesti.
Per aver chiara la propria situazione, e scoprire magari ulteriori materie in cui è possibile candidarsi, basta collegarsi al sito gratuito classidiconcorso.it.
Inserendo il proprio livello di istruzione e il titolo di studio comparirà l’elenco di tutte le materie attinenti. È inoltre possibile visionare tutte le classi di concorso aggiornate al nuovo regolamento da inserire nella tua Messa a Disposizione.
Le tipologie di MAD che è possibile inviare sono essenzialmente tre: classica, per insegnanti di sostegno e per personale ATA.
La Messa a Disposizione può essere presentata in due modi. Quello più comune è il documento digitale, PDF o DOC, inviato tramite posta elettronica ordinaria.
Negli ultimi tempi però molti istituti scolastici hanno iniziato ad accettare le candidature di Messa a Dispazione solamente tramite alcune piattaforme online, su cui compilare degli appositi moduli o form. Inviare mail a queste scuole sarebbe inutile.
I nostri servizi
Affidandoti a voglioinsegnare.it non avrai bisogno di cercare i contatti e le modalità di candidatura richieste da ogni istituto, e avrai la certezza di inviare la tua Messa a Disposizione senza lasciare indietro alcuna scuola nelle province scelte.
Puoi scegliere tra vari servizi disponibili.
Con ognuna di queste modalità hai garantita la consulenza dei nostri esperti per una corretta compilazione e l’accesso a un’area personalizzata del nostro sito in cui controllare lo stato di ogni Messa a Disposizione inviata.
Scopri ogni dettaglio cliccando su questo link: Messa a Disposizione 2022/23.