L'ultimo Decreto Scuola approvato oggi lo conferma: l'aggiornamento delle graduatorie non ci sarà a giugno, e si useranno dunque le graduatorie già esistenti di seconda e terza fascia.
Tuttavia, entro il 31 agosto 2020 sarà possibile procedere con gli elenchi aggiuntivi con specifiche disposizioni per i soggetti in possesso del solo titolo di specializzazione sul sostegno.
Pertanto le supplenze del prossimo anno scolastico saranno effettuate con le graduatorie di istituto attualmente in vigore, ovvero quelle presenti dal 2017. E ovviamente, tramite le domande MAD, la messa a disposizione.
In assenza di graduatorie e anche di concorsi, si prevede un boom di domande di messa a disposizione.
Infatti, anche se usciranno i bandi come annunciato dalla Ministra Azzolina, sarà impossibile fare il concorso ordinario e straordinario.
Una situazione, questa, che non sta bene ai sindacati. Per Marcello Pacifico (Anief):
“Ci sarà il caos e una supplentite cronica. Il Governo cambi il testo e apra al reclutamento dei precari”. Intanto, il sindacato avvia una specifica petizione: “come Anief abbiamo chiesto anche con uno specifico emendamento al decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020, in discussione presso la V Commissione Bilancio del Senato, l’utilizzo delle nuove graduatorie di istituto provinciali istituite dalla legge 159/2019 per l’assunzione nei ruoli anche dei precari della seconda e terza fascia d’istituto, perché il blocco dei concorsi rischia di compromettere il corretto avvio del nuovo anno scolastico".
Ci sono migliaia di insegnanti che dopo aver speso energie e risorse per poter aver tutti i requisiti validi per inserirsi nelle graduatorie di istituto in attesa dei concorsi-corsi abilitanti aspettano. Che dire poi dei 200 mila precari, molti dei quali da anni insegnano nelle scuole? Non può continuare lo Stato ad abusare dei contratti a termine”.