Conviene inviare la messa a disposizione (mad scuola) anche se la propria classe di concorso è satura? Secondo Orizzonte Scuola, la risposta è affermativa, per diversi motivi.
La testata infatti ha risposto alla seguente domanda di un loro lettore:
Ha senso mandare la domanda di messa a disposizione anche se insegno su classe di concorso con pochi posti vuoti?
Ha senso mandare le mad? intendo dire, ci sono reali esigenze di supplenti di queste discipline oppure no? E se sì, dove è possibile verificare dove e quando cercano supplenti in tal senso?
La redazione di Orizzonte Scuola scrive: “Non è possibile conoscere in astratto la situazione delle singole classi di concorso, che potrebbe dipendere anche da situazioni contingenti come malattie e gravidanze, pertanto se l’insegnamento è l’obiettivo, si inviano le domande e si attende.
D’altronde capita spesso che le scuole – purtroppo – chiamino anche docenti che non hanno le competenze richieste per la classe di concorso specifica, perché non sono riusciti a trovare personale in possesso del titolo. E quindi bisogna assumere non solo fuori graduatoria, ma anche senza il titolo adeguato.
Spesso è necessario chiamare docenti senza titolo di specializzazione per le supplenze su posto di sostegno, per cui anche in questo caso non è vi corrispondenza con il profilo richiesto.
I 24 CFU in materie psicopedagogiche e metodologie didattiche sono un titolo di accesso alle graduatorie, quindi esserne in possesso potrebbe favorire le candidature rispetto a colleghi che non li hanno conseguiti.
Nelle domande di messa a disposizione, a parte la precedenza assicurata a docenti abilitati o in possesso di specializzazione sostegno, sono i dirigenti scolastici a stabilire i criteri di selezione, quindi più il curriculum è adatto all’insegnamento, maggiori saranno le possibilità di assunzione.