I concorsi scuola stanno arrivando, questa volta per davvero. A ribadirlo è il Ministro dell'Istruzione Bussetti, in un'intervista al Secolo XIX del 4 aprile scorso.
La prima specifica è che i posti banditi a concorso saranno solo sui posti realmente vacanti, in modo da non lasciare abilitati che poi resteranno disoccupati.
Chi vincerà il concorso dovrà rimanere sulla cattedra ottenuta per almeno quattro anni, e incluso l'anno di tirocinio sono in tutto 5 anni nella stessa scuola.
Questo provveidmento è attuato per dare stabilità e continuità didattica, e bisogna tenerlo ben presente nel momento in cui si sceglierà la regione nella quale partecipare al Concorso Docenti, il quale tra i requisiti mantiene quello del possesso dei 24 CFU.
Riguardo ai concorsi già banditi, ricordiamo che sono quelli per Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), il concorso straordinario per infanzia e primaria, e il concorso per dirigenti scolastici (in fase finale).
Considerato che per le prime assunzioni, in particolare con il Concorso per medie e superiori, non avverranno prima di settembre 2020, le scuole continuano ad assumere personale supplente con la messa a disposizione.