Dopo che il Decreto Scuola è diventato legge, e quindi in previsione dell'uscita imminente dei concorsi, è scattata l'ansia da preparazione tra la maggior parte dei docenti precari italiani.
Sembra infatti che vi sia davvero poco tempo per prepararsi in modo adeguato ai prossimi concorsi, i bandi infatti dovrebbero uscire verso febbraio 2020.
Visto il poco tempo per studiare, diversi insegnanti in particolare nelle scuole salernitane e nel resto della Campania hanno annunciato che sono pronti a dimettersi nei prossimi giorni, per avere tempo sufficiente per studiare in vista dei concorsi.
La richiesta arriva anche a nome dei sindacati, i quali chiedono che ai precari venga data qualche settimana prima del concorso – che probabilmente si terrà in primavera – una banca dati di domande informatizzate da studiare.
Per questi motivi, può essere una buona idea inviare la messa a disposizione online per le convocazioni che andranno a coprire queste cattedre vacanti.
Ci sono però anche altri motivi per cui dopo le feste le scuole ricercano supplenti, vediamo quali sono.
Siamo nel pieno delle festività natalizie, ma anche se le scuole sono chiuse per due settimane, al ritorno dalle vacanze gli istituti scolastici saranno alle prese con la ricerca di supplenti: è fondamentale pertanto continuare a inviare la propria domanda di messa a disposizione, specificando titoli, servizi svolti e classi di concorso.
All'inizio del nuovo anno infatti molti docenti sono solitamente assenti per malattia, in numero più elevato per via del periodo invernale, e tanti insegnanti devono essere sostituiti al rientro dalle vacanze di Natale.
Inoltre molti docenti si possono assentare per il congedo parentale, cioè un periodo di astensione facoltativo dal lavoro concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita.
Per queste ragioni inviare la mad online in questo momento dell’anno è molto indicato, e ci sono probabilità maggiori di essere chiamati per una supplenza immediatamente dopo il periodo natalizio, quando molti insegnanti possono ancora essere a casa, per congedo o malattia.