Tantissimi aspiranti docenti precari sono in attesa dei concorsi per accedere alla professione di insegnante, annunciati per la prima volta nell'anno 2017.
Con la nuova Legge di Bilancio che dovrebbe essere approvata a fine anno, si prevedono grosse novità anche in ambito concorsuale.
Con la precedente legge 59/2017, ad essere esentati dal conseguimento dei 24 CFU erano i docenti precari con almeno 3 anni di servizio.
Ora, se la nuova legge di bilancio venisse approvata, anche i docenti precari con 3 anni di servizio potrebbero dover conseguire i 24 CFU in materie socio-psico-pedagogiche come i neolaureati.
Modifica, questa, che farebbe parecchio arrabbiare gli aspiranti docenti, che pensavano appunto che gli fosse riconosciuta l'esperienza maturata nei precedenti anni.
La modifica tuttavia non è definitiva, bisogna aspettare l'approvazione della legge di bilancio di fine anno.
Il documento abbozzato prevede che chi è precario e abbia svolto almeno tre anni di lavoro scolastico negli ultimi 8, non avrà una procedura su misura, ma dei posti riservati nella misura del dieci per cento sul totale, nel concorso ordinario per laureati senza abilitazione.
Non si specifica però se un precario storico dovrà avere o meno i 24 CFU. Anche loro potrebbero avere l'obbligo, perchè da testo non è specificato che avranno un esonero.
Il superamento del concorso pubblico darà l'abilitazione per insegnare per le medesime classi di concorso per le quali si è partecipato.
In merito al sostegno non ci saranno idonei. La graduatoria che verrà stesa a fine concorso sarà composta dallo stesso numero dei posti messi a concorso e le graduatorie varranno per due anni.
Niente più decine e decine di spostamenti da Nord a Sud. Infatti nel caso passasse la legge, si sarebbe obbligati a rimanere per quattro anni nella medesima scuola dove si è svolto l'anno di prova.
Anche le prove concorsuali potrebbero subire degli aggiustamenti, per una migliore valutazione della preparazione di ogni candidato nelle discipline inerenti la propria classe di concorso.
Se con la legge sulla “Buona Scuola” si prevedevano 3 anni di formazione e tirocinio, il cosiddetto FIT, ora sarà previsto solo un anno di prova e formazione, per poi passare direttamente all'assunzione in ruolo.
Le sopracitate modifiche saranno effettive solo a seguito dell'approvazione della legge di bilancio a fine anno.