Il decreto “salva-precari” è stato approvato. È questo infatti il primo atto legislativo del neo-Ministro Fioramonti.
L'accordo è stato firmato insieme a cinque sindacati, e prevede come prima cosa un concorso straordinario per le medie e superiori per chi ha svolto almeno 3 anni di servizio (negli ultimi otto) nella scuola pubblica.
Il concorso straordinario si terrà probabilmente entro fine autunno, e farà ottenere il ruolo ad almeno 24mila precari. Chi invece non vincerà il concorso risultando però “idoneo” avrà comunque l'abilitazione.
La novità dunque è la seguente: chi non è tra i primi 24mila posti non avrà la cattedra, ma se il punteggio sarà di almeno 7 punti su 10 alla prova scritta, potrà abilitarsi a giugno 2020 all'ingresso nelle graduatorie che precedono il ruolo, quelle di seconda fascia.
Insieme al concorso straordinario partirà anche il bando ordinario per gli aspiranti docenti delle scuole medie superiori.
I vincitori del concorso straordinario verranno selezionati in base ai titoli, al periodo di supplenza svolto e a una prova fatta al pc.
Chi sarà immesso in ruolo dovrà in ogni caso fare un periodo di prova di un anno, conseguire i 24 CFU e al termine ci dovrà essere la simulazione di una lezione valutata da un comitato della scuola e una figura esterna (altra novità).
Come detto sopra, coloro che non rientrano nei primi 24mila posti accederanno a un anno di formazione che gli garantirà i 24 crediti necessari. Dopo un anno come supplenti a giugno 2020 potranno partecipare a una prova ad hoc che avrà valore di abilitazione. Se la passeranno, entreranno nelle graduatorie di seconda fascia.
In questo modo, non si può più parlare di “sanatoria” perché è previsto così un percorso di valutazione per tutti.
Il nuovo decreto vuole favorire i precari che da tempo sono fermi in graduatoria, dando la possibilità a chi vuole di cambiare regione, cercando in modo volontario la cattedra più adeguata per avere un posto fisso.
Quindi i vincitori e gli idonei dei concorsi 2016 e 2018 possano spostarsi, su base volontaria, in un'altra provincia.
Un concorso per i assistenti amministrativi
È in programma anche un concorso per gli assistenti amministrativi che fanno il lavoro di dirigenti. Se non hanno il titolo ma 3 anni di servizio, possono partecipare, per un ruolo che oggi manca di 3500 posti.
Si è deciso di dare una proroga al Decreto dignità del governo precedente. Infatti, se una sentenza del Tar arriva ad anno scolastico in corso, non verrà subito tolto il docente dalla cattedra, ma si aspetterà che l'anno scolastico sia concluso, per garantire la continuità didattica.
Si annunciano anche altri percorsi abilitanti particolari, per chi ad esempio ha conseguito un dottorato o per chi ha insegnato nelle scuole paritarie.
Ecco le parole del Ministro che esprimono soddisfazione per la fine della trattativa: "Questo accordo si basa su un'intesa iniziale dell'aprile di quest'anno che il governo precedente non era stato in grado di concludere. Noi abbiamo ripreso le attività e dopo una battaglia molto ostica siamo riusciti a raggiungere un'intesa che aiuta la scuola e dà un colpo forte al dilagare del precariato e alla fine garantirà, tra concorso ordinario e straordinario, oltre 50 mila insegnanti in cattedra. I nostri studenti non devono rivivere la pesante esperienza di quest'anno in cui tante cattedre sono rimaste scoperte".