L'approvazione del decreto Scuola sembra essere a rischio. Ci sono stati infatti 172 parlamentari iscritti a parlare in merito alla dichiarazione di voto sul provvedimento del governo, in discussione alla Camera: quasi tutti sono deputati della Lega e molti di Fratelli d'Italia.
Ognuno ha a disposizione 10 minuti, che il regolamento prevede per le dichiarazioni di voto in caso di decreto.
Di questo passo quindi, se non si medierà tra maggioranza e opposizione, il decreto che scade domenica rischia seriamente di decadere.
Se Lega e Fratelli d'Italia quindi prolungassero l'ostruzionismo, ci vorrebbero ben 28,6 ore per la discussione e quindi non si farebbe in tempo per l'approvazione.
Il conteggio delle ore deve poi tenere conto delle norme sanitarie che prevedono, ogni tre ore di seduta, uno stop di tre ore per le operazioni di sanificazione dell'aula.
La seduta questa mattina è iniziata con l'esame e il voto sui 193 ordini del giorno (dei quali circa 150 presentati dall'opposizione). Per battere l'ostruzionismo la maggioranza è dovuta ricorrere alla seduta notturna. Si è trattato di una vera e propria maratona, iniziata ieri con la fiducia (che il governo ha incassato con 305 voti favorevoli e 221 voti contrari) e andata avanti a oltranza proprio perché il decreto scade domenica.