Tra gli emendamenti approvati dalla commissione Cultura e Lavoro riguardanti il Decreto Scuola, ne è stato approvato uno molto importante, che prevede di inserire il coding tra le metodologie didattiche da acquisire nell’ambito dei crediti formativi o durante il periodo di formazione e prova legato al concorso. A proporre l’emendamento, Forza Italia.
Ancora è presto per stabilire quando verrà introdotto il coding come nuova materia didattica per i docenti, bisogna infatti attendere la discussione e l'approvazione completa del Decreto Scuola.
Il coding è la pratica tecnologica che aiuta i più piccoli a pensare meglio e in modo creativo, consentendo di imparare le basi della programmazione, insegnando a dialogare con il computer, a impartire alla macchina comandi in modo semplice e intuitivo.
Vediamo quali sono i principali vantaggi del coding.
Capire come funziona il pensiero computazionale incoraggia a pensare più liberamente, a trovare nuove soluzioni ai problemi e aumentare così le proprie capacità di problem solving.
Avere delle abilità che aiutano a usare il linguaggio di programmazione, stimola la creatività e la fantasia. L'approccio al coding fa crescere l'autostima dei ragazzi, consente di sbagliare a “costo zero”, perché se si sbaglia si può cancellare e rifare in un modo diverso.
Per fare programmazione e usare il linguaggio del coding il lavoro di gruppo è importante. Le soluzioni aiutano tutto il gruppo e vanno a vantaggio non solo del singolo.
Fare coding migliora quindi il confronto e la collaborazione con gli altri coetanei, perché ci si abitua ad accogliere un punto di vista diverso.