Il Decreto Scuola è stato approvato il 3 dicembre alla Camera, e ora è in fase di approvazione al Senato.
Il testo disciplina i prossimi Concorsi Scuola, e le immissioni in ruolo a partire dal 2020/2021.
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"A noi interessa come sarà approvato in via definitiva al Senato": questa la dichiarazione del segretario generale Uil Scuola in merito al Decreto Scuola, che aggiunge "sono i dettagli che andranno a dare il peso delle risposte che arriveranno dal Parlamento".
Per alcune questioni restano da compiere passi importanti che nel percorso al Senato possono essere recuperati ed attuati, sempre secondo Turi.
Turi dichiara, in un'intervista di Orizzonte Scuola, che "l’accordo con il governo non è stato mantenuto. Sono i dettagli che andranno a dare il peso delle risposte che arriveranno dal Parlamento. Misure che, voglio ricordarlo, sono state oggetto di confronto con il sindacato e di un accordo. A giudicare da una verifica sommaria, i contenuti legislativi non sarebbero però conformi all’accordo. Il punto più importante che ci lascia perplessi è quello che riguarda la condizione di lavoro dei facenti funzioni dei DSGA che con senso di responsabilità stanno garantendo il normale funzionamento delle scuole. È una parte importante dell’accordo con Conte e Fioramonti ed è stata espunta".
"Riconoscere che l’anno di servizio in corso vale nell’ambito del riconoscimento del triennio è un elemento positivo - sostiene Turi - non dimentichiamo inoltre che vanno definite in Finanziaria le premesse per il rinnovo del contratto scuola e che il completamento dell’accordo prevede percorsi di abilitazione anche per tutti coloro che sono rimasti esclusi dal concorso straordinario. In ogni caso, noi continueremo a sostenere le nostre ragioni e a rivendicare la soluzione di quei problemi ai quali con l’accordo si è data una soluzione condivisa. Va detto che l’accordo firmato con Il Miur per alcuni versi è stato migliorato, ma per alcune questioni restano da compiere passi importanti che nel percorso al Senato possono essere recuperati ed attuati”.
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